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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01132010-161809


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ZACCARO, ROSA
URN
etd-01132010-161809
Titolo
SOLVENCY II E I MODELLI INTERNI PER LA GESTIONE DEI RISCHI NELLE IMPRESE ASSICURATIVE
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
BANCA, BORSA E ASSICURAZIONI
Relatori
relatore Dott.ssa Cappiello, Antonella
Parole chiave
  • QIS 4
  • Modelli interni
  • Assicurazioni
  • Solvency II
Data inizio appello
25/02/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’industria assicurativa contribuisce alla crescita economica e alla prosperità nazionale e internazionale in vari modi. A livello macro contribuisce a rafforzare l’efficienza e la resistenza dell’economia facilitando il trasferimento del rischio. A livello micro aiuta gli individui a minimizzare l’impatto finanziario del verificarsi di eventi inaspettati.
Per il tipo di attività svolta, la compagnia assicurativa è soggetta a varie tipologie di rischio che deve sapere controllare e gestire, al fine di proteggere gli assicurati e tutelare la stabilità del sistema.
Entra in gioco il concetto di solvibilità, cioè la capacità dell’assicuratore di far fronte ai propri impegni nei confronti degli assicurati.
Infatti, negli ultimi anni, a livello internazionale s’è lavorato a una riforma del regime di solvibilità dell’assicuratore al fine di creare una metodologia che tenga conto il più possibile dei rischi sostenuti dall’impresa in modo da evitare situazioni di crisi che possono avere effetti negativi sull’economia.

Nel primo capitolo, cercheremo di descrivere il processo di rinnovamento che ha comportato il passaggio da Solvency I a Solvency II , direttiva che va ad accrescere l’integrazione dei mercati (ri-) assicurativo UE, migliora la tutela degli contraenti e dei beneficiari, rafforza la competitività degli assicurati e dei riassicuratori UE a livello internazionale e promuove una migliore regolamentazione; la quale, a partire dal 2012, vincolerà tutte le compagnie assicurative, con l’esclusione delle piccole mutue e a tutte le piccole imprese definite dall’art. 4, indipendentemente dalla loro forma giuridica.

Nel secondo capitolo, daremo maggior attenzione ai lineamenti distintivi, a livello organizzativo e gestionale, delle imprese di assicurazione, per poi passeremo, più nel dettaglio, al sistema di controllo interno, al governo e alla gestione dei rischi. Analizzeremo anche l’approccio “Enterprice Risk Management” che viene definito dal CoSO Report, come quel processo che descrive le modalità di una virtuosa gestione del rischio finalizzata ad identificare gli eventi potenziali che possono influenzare l’operatività dell’azienda, in grado di mantenere il rischio entro i limiti tollerati dall’azienda, nonché a fornire ragionevole assicurazione riguardo al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Quindi, intende dare maggiore efficacia e robustezza metodologica al sistema di gestione dei rischi aziendali mettendo il management nelle condizioni di affrontare l’incertezza, non facendosi sopraffare dagli eventi e dalla gestione giorno per giorno. Questo significa dare rilevanza strategica alla gestione dei rischi, collegando l’analisi e la valutazione dei rischi direttamente agli obiettivi ed alle strategie aziendali di creazione di valore. Il capitolo verrà concluso con la descrizione della dinamica economica e dei rischi della gestione tecnica vita e del ramo danni; terminando con la determinazione del margine di solvibilità destinato a fronteggiare il rischio generale della compagnia derivante prevalentemente dalle politiche di assunzione dei rischi assicurati.

Nel terzo capitolo, andiamo ad analizzare nel dettaglio la struttura, i contenuti informativi, l’esecuzione e l’uso dei modelli interni proposti, sulla base dello studio effettuato dal CRO Forum e secondo quanto delineato dalla stessa Direttiva Solvency II che definisce a grandi linee i presupposti affinché i modelli, creati all’interno delle compagnie, vengano approvati dai supervisori (supervaisors).
A tale proposito, il contributo del CEIOPS è stato sostanziale ed è fondamentale anche nelle fasi successive del processo, soprattutto nell’attuale contesto di riferimento di gestione dei rischi che, grazie ai vari studi di impatto quantitativo (QIS), sono stati compiuti numerosi passi in avanti; infatti, partendo dal QIS1 si è arrivati al QIS4, apportando maggiore attendibilità e praticità ai metodi per il calcolo delle riserve tecniche e del SCR, inoltre, consente la comparabilità tra i risultati delle Formule standard e quelli ottenuti sviluppando il modello interno, e si occupa di strutturare e calibrare la Formula per la determinazione del MCR.

Nel quarto capitolo, mediante lo studio di Risk report e Relazioni sulla gestione, andremo a raccogliere informazioni utili sulla gestione dei rischi. Il tutto per cercare di comprendere in quale stadio di implementazione della Direttiva Solvency II si trovano le compagnie e quali requisiti organizzativi, strutturali, conoscitivi sono necessari per accogliere al meglio e in modo più integrato possibile la nuova Direttiva Solvency II.
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