Tesi etd-01122022-105623 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ROSATTI, SARA
URN
etd-01122022-105623
Titolo
Le prove illecite nell'ambito delle controversie familiari
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Cecchella, Claudio
Parole chiave
- ammissibilità
- controversie familiari
- inammissibilità
- inutilizzabilità
- procedura civile
- processo civile
- prove illecite
- utilizzabilità
Data inizio appello
01/02/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La tesi tratta il delicato tema delle prove illecite nell’ambito delle controversie familiari.
L'argomento è stato ed è tuttora molto dibattuto in dottrina e, anche in giurisprudenza, gli orientamenti non sono uniformi.
Il motivo principale di ciò è l'assenza di una disciplina ad hoc all'interno del codice di procedura civile.
Innanzitutto non vi è unanimità di opinioni nemmeno per quanto riguarda la nozione stessa di prova illecita e i punti di contatto o di divergenza rispetto a categorie attigue, come le prove atipiche.
Una volta adottata una definizione di prova illecita come prova formata o ottenuta in violazione di norme di carattere sostanziale, vengono esaminati i principi e i valori che entrano in gioco, quali il diritto di azione, di difesa, al contraddittorio e il loro corollario: il diritto alla prova. Tali valori, in ambito di prova illecita, entrano in collisione con alcuni diritti inviolabili, come il diritto alla riservatezza. Altri profili di interesse sono rappresentati dai canoni del giusto processo e dal ruolo che la verità riveste all'interno del giudizio.
L'indagine prosegue con la trattazione sull'esistenza o meno di una lacuna o di un'antinomia e con le possibili soluzioni al problema del regime applicativo.
Lo studio termina con l'analisi di alcuni articoli in materia di protezione dei dati personali e con i casi più frequenti di prove illecite.
L'argomento è stato ed è tuttora molto dibattuto in dottrina e, anche in giurisprudenza, gli orientamenti non sono uniformi.
Il motivo principale di ciò è l'assenza di una disciplina ad hoc all'interno del codice di procedura civile.
Innanzitutto non vi è unanimità di opinioni nemmeno per quanto riguarda la nozione stessa di prova illecita e i punti di contatto o di divergenza rispetto a categorie attigue, come le prove atipiche.
Una volta adottata una definizione di prova illecita come prova formata o ottenuta in violazione di norme di carattere sostanziale, vengono esaminati i principi e i valori che entrano in gioco, quali il diritto di azione, di difesa, al contraddittorio e il loro corollario: il diritto alla prova. Tali valori, in ambito di prova illecita, entrano in collisione con alcuni diritti inviolabili, come il diritto alla riservatezza. Altri profili di interesse sono rappresentati dai canoni del giusto processo e dal ruolo che la verità riveste all'interno del giudizio.
L'indagine prosegue con la trattazione sull'esistenza o meno di una lacuna o di un'antinomia e con le possibili soluzioni al problema del regime applicativo.
Lo studio termina con l'analisi di alcuni articoli in materia di protezione dei dati personali e con i casi più frequenti di prove illecite.
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Tesi non consultabile. |