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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01122021-215255


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MARIGLIANO, ALESSANDRO
URN
etd-01122021-215255
Titolo
Endoparassiti di sauri, cheloni e serpenti allevati in cattivita
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Perrucci, Stefania
correlatore Dott. Lami, Andrea
controrelatore Prof.ssa Mancianti, Francesca
Parole chiave
  • clinical forms and control
  • endoparasites
  • endoparassiti
  • forme cliniche e controllo
  • funghi
  • fungi
  • nematodes
  • nematodi
  • Parole chiave: rettili
  • pet
  • pet
  • prevalence
  • prevalenza
  • protozoa
  • protozoi
  • Toscana. Key words: reptiles
  • Tuscany.
Data inizio appello
12/02/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto
I rettili possono essere colpiti da numerosi endoparassiti che includono specie potenzialmente trasmissibili anche all’uomo. Nei rettili allevati in cattività molti endoparassiti possono essere causa di sintomi anche gravi, mentre negli animali in libertà essi sono frequentemente causa di forme sub-cliniche. Nel periodo compreso tra giugno 2020 e gennaio 2021, sono stati raccolti 100 campioni fecali di rettili appartenenti a 14 specie differenti. I campioni sono stati analizzati per la ricerca di endoparassiti con tecniche parassitologiche, immunologiche e molecolari. Nel caso di alcuni animali con sintomi riferibili a parassiti gastrointestinali, inoltre, è stato possibile seguire i relativi casi clinici. E’ stato anche possibile valutare, sia da un punto di vista gestionale che parassitologico, un allevamento di tartarughe situato in provincia di Firenze. Lo studio ha compreso, inoltre, analisi parassitologiche, immunologiche e molecolari eseguite su alcuni insetti utilizzati per l’alimentazione dei rettili insettivori e finalizzate a valutare un loro possibile ruolo nella trasmissione di alcuni dei parassiti identificati. Il 77% (77/100) dei campioni e tutte le specie di rettili esaminati sono risultati positivi per la presenza di almeno una specie parassitaria. Nei tre ordini di rettili presi in esame, la prevalenza è risultata più elevata nei sauri (83,3%), mentre nei serpenti (53,8%) è stata osservata la prevalenza più bassa. Gli endoparassiti identificati comprendono sia protozoi (coccidi e Cryptosporidium sp.), funghi (Encephalitozoon pogonae) e nematodi, rappresentati da ascaridi, ossiuridi e strongili gastrointestinali. Tra i nematodi, gli ossiuridi (69%) sono risultati prevalenti, seguiti dagli ascaridi (9%) e dagli strongili gastrointestinali (6%). I protozoi e i microsporidi sono stati identificati solo nei sauri. Tra questi ultimi parassiti, i coccidi hanno mostrato la prevalenza più elevata (43,3%), seguiti dai microsporidi (13%) e da Cryptosporidium sp. (3,3%). Inoltre, nei sauri la prevalenza di protozoi + microsporidi è risultata significativamente (P=0.0039) più elevata nei giovani rispetto agli adulti, mentre nei cheloni i nematodi hanno mostrato una prevalenza più elevata negli adulti rispetto ai giovani (P<0.00001). E’ stato altresì possibile individuare nuove linee guida utili per il controllo degli endoparassiti nell’allevamento di tartarughe esaminato e attribuire ai parassiti (protozoi, microsporidi e ossiuridi) i sintomi osservati in alcuni degli animali sintomatici.

Abstract
Reptiles can be infected by a large number of gastrointestinal parasites, which include also potentially zoonotic species. Moreover, in captive reptiles endoparasites are a frequent cause of severe clinical signs, while in wild animals they generally cause sub-clinical forms. During the period between June 2020 and January 2021, 100 faecal samples of reptiles belonging to 14 different species were collected. Collected samples, were analysed for the search for endoparasites using parasitological, immunological, and molecular techniques. Clinical cases observed in some animals showing symptoms compatible with gastrointestinal parasite infections, were also included in the study. Moreover, data from the management and parasitological monitoring performed in a turtle farm located in the province of Florence, were also included in the study. In addition, several insect species used for feeding some reptiles included in the study were also examined to evaluate their possible role in the transmission of identified parasites. Seventy-seven percent (77/100) of the samples were found positive for the presence of at least one parasite species. In addition, all reptile species tested were found positive. Among the three orders of examined reptiles, the prevalence was higher in lizards (83.3%), while the lowest prevalence was observed in snakes (53.8%). The endoparasites identified included protozoa (coccidia and Cryptosporidium sp.), microsporidia (Encephalitozoon pogonae) and nematodes (ascarids, oxyurids and gastrointestinal strongyles). Among nematodes, oxyurids (69%) were found prevalent, followed by ascarids (9%) and gastrointestinal strongyles (6%). Protozoa and fungi were identified only in lizards. Among these latter parasites, coccidia showed the highest prevalence (43,3%), followed by microsporidia (13%) and Cryptosporidium sp. (3,3%). Among examined lizards, the prevalence of protozoa + microsporidia was significantly (P = 0.0039) higher in juveniles than in adults, while among chelones, nematodes showed a higher prevalence in adults than in juveniles (P <0.00001). Moreover, new useful guidelines for the control of parasitic diseases in the turtle breeding examined were identified and clinical signs observed in some symptomatic animals were found associated to protozoan, microsporidian and oxyurid infections.
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