logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01122021-210847


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MERCURI, ANTONIO
URN
etd-01122021-210847
Titolo
“Allerhand!”: nazismo e finestra di Overton in Goodbye to Berlin di Christopher Isherwood
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Dell'Aversano, Carmen
correlatore Grilli, Alessandro
Parole chiave
  • Repubblica di Weimar
  • nazismo
  • finestra di Overton
  • Sacks
  • Christopher Isherwood
  • Iser
Data inizio appello
29/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/01/2091
Riassunto
‘Goodbye to Berlin’ è il titolo di una raccolta di racconti scritta da Christopher Isherwood e pubblicata nel 1939. I racconti sono ambientati in Germania tra il 1930 e il 1933 e, al grado zero di interpretazione, possono essere considerati una rappresentazione degli ultimi anni della Repubblica di Weimar, quelli che coincidono con l’ascesa del nazismo e la sua definitiva istituzionalizzazione. La mia ricerca si pone l’obiettivo di andare oltre il significato manifesto del testo, per osservare quali siano le strutture testuali attraverso cui questo pezzo di storia europea è stato raccontato in un’opera letteraria.
La tesi che sostengo è che ‘Goodbye to Berlin’ costituisca una narrativizzazione dello spostamento della finestra di Overton, concetto che designa un modello per la comprensione, l’analisi e l’influenza di ciò che viene considerato ordinario e accettabile dall’opinione pubblica, e che, pertanto, definisce in una data cultura e in un preciso momento storico le possibilità politiche considerate legittimamente perseguibili. Lo spostamento della finestra di Overton raccontato in ‘Goodbye to Berlin’ consiste nel passaggio dall’antisemitismo sistemico della cultura tedesca di inizio ‘900, all’istituzionalizzazione dell’antisemitismo violento promosso dall’ideologia nazista.
Per condurre la mia analisi, mi sono principalmente servito del linguaggio descrittivo derivato dalla Member Categorisation Analysis di Harvey Sacks, fondatore dell’analisi della conversazione; e dalla fenomenologia dell’atto della lettura di Wolfgang Iser, con particolare riferimento a The Act of Reading (1978).
I personaggi con cui il narratore interagisce costituiscono un campione eterogeneo (per modellizzazione dell’identità nazionale, estrazione sociale, genere) della società berlinese dell’epoca. Il lavoro di Sacks è stato fondamentale all’analisi dell’identità di queste prospettive testuali, in quanto ciascuna di esse ci dà accesso a un posizionamento specifico nei confronti dell’antisemitismo tedesco e del nazismo.
I concetti iseriani di “sfondo” e “primo piano”, invece, mi hanno consentito di osservare la dinamica percettiva di ribaltamento della salienza con cui la struttura testuale induce la lettrice implicita a fare esperienza dello spostamento della finestra di Overton. Selezionando e combinando alcuni elementi della cultura e della storia della Repubblica di Weimar al fine di costituire il repertorio dei racconti che compongono ‘Goodbye to Berlin’, la struttura testuale tematizza l’antisemitismo e il nazismo come manifestazioni che nel tempo passano da esser puntiformi a soverchianti.
Lo studio di ‘Goodbye to Berlin’ articolato in questi termini consente di esplorare una delle possibili modalità con cui l’opera d’arte concorre a dare forma, attraverso la narrazione, al rapporto della lettrice con il tempo storico.


File