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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01122021-125518


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TADDEO, CHIARA
URN
etd-01122021-125518
Titolo
Indirizzi bioetici e centralità della persona nel dialogo funzionale alla umanizzazione della medicina
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Fabris, Adriano
correlatore Prof. Giunta, Francesco
Parole chiave
  • bioetica
  • persona
  • medicina
  • dialogo
Data inizio appello
29/01/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La medicina contemporanea ha perso di vista la centralità della persona rispetto alle cure ad essa rivolte. Da questo presupposto nasce la necessità di ripercorrere la storia del del concetto di “persona”, dall’antichità fino ad oggi, per mettere in evidenza come dall’età moderna in poi si sia diffusa una visione funzionalista della persona che ha determinato una serie di conseguenze in ambito bioetico e in ambito medico. Il dibattito bioetico attuale, diviso tra indirizzo laico e indirizzo cattolico, si fonda sull’importanza di definire chi sia la persona in funzione di alcune scelte di carattere etico volte a dirimere questioni quali l’aborto, l’eutanasia, la questione su chi abbia il diritto di ricevere le cure in mancanza di risorse. L’impostazione della medicina contemporanea sembra rappresentare la visione funzionalista della persona: il paziente è visto come una patologia da analizzare piuttosto che come una persona intesa nella sua totalità psicofisica. La soluzione a questo problema viene individuata nel dialogo tra medico e paziente, inteso come istanza etica capace di mettere in comunicazione due realtà diverse ma unite dalla stessa appartenenza alla comunità di persone. Un esempio dell’importanza del dialogo in ambito medico, utile al riconoscimento dei bisogni e della vulnerabilità dell’altro, è stato offerto dall’esperienza della pandemia di covid-19: l’isolamento forzato, il distanziamento sociale e la situazione delle terapie intensive costituiscono l’evidenza di come il bisogno umano di comunicare sia assolutamente necessario anche per fini terapeutici. Infine, la medicina narrativa costituisce il punto di intersezione tra l’etica della cura e l’etica della comunicazione: attraverso la narrazione sia il paziente che il medico riescono a riconoscersi come persone, favorendo il processo di “umanizzazione” della medicina.
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