Tesi etd-01122016-121830 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
DEL NISTA, VIOLA
URN
etd-01122016-121830
Titolo
Amnesia globale transitoria: evento isolato o predittore di malattia? Esperienza clinica del DEA di Pisa, dalla diagnosi al follow-up.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Santini, Massimo
relatore Dott.ssa Luly, Simona
relatore Dott.ssa Luly, Simona
Parole chiave
- AGT
- amnesia globale transitoria
- DEA
- Pisa
- prognosi
- TGA
Data inizio appello
02/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’Amnesia Globale Transitoria (AGT) è una sindrome clinica caratterizzata dall’improvvisa comparsa di un’amnesia anterograda selettiva, cui talvolta si associa un’amnesia retrograda, che tende a risolversi spontaneamente entro le 24 ore. Colpisce prevalentemente soggetti tra i 50 e gli 80 anni, con un’età media di insorgenza di 61-62 anni. L’incidenza media annua riportata è di 5 casi/100.000 abitanti l’anno. La patogenesi rimane ad oggi sconosciuta, anche se sono state formulate varie ipotesi a riguardo.
Scopo dello studio: valutare la frequenza di episodi successivi di AGT nella corte di pazienti esaminati; valutare eventuali fattori predisponenti la ricorrenza dell’AGT; valutare se l’AGT possa essere preso in considerazione o meno come indicatore di una futura patologia neurologica.
Materiali e metodi: abbiamo condotto uno studio di corte retrospettivo presso il Dipartimento di Emergenza-Accettazione (DEA) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP). Sono stati reclutati 119 pazienti che avevano ricevuto una diagnosi di AGT al momento della dimissione dal DEA tra il 1 Gennaio 2010 e il 31 Dicembre 2014. Di questi, 44 non sono risultati rintracciabili telefonicamente, 10 non hanno fornito il consenso allo studio, e 2 sono risultati deceduti. I 63 pazienti rimasti sono stati sottoposti a un questionario telefonico, volto a indagare sia fattori antecedenti che attinenti l’episodio di AGT, sia successivi episodi di AGT, eventi neurologici acuti o successive diagnosi di malattie neurodegenerative, e sia a valutare l’eventuale presenza di uno stato depressivo tramite la Geriatric Depression Scale Short Form (15 Item). Alle informazioni ottenute col questionario e i colloqui telefonici, si sono aggiunte varie informazioni ricavate dalle cartelle cliniche di pronto soccorso.
Risultati: l’incidenza dell’AGT nella provincia di Pisa è risultata essere di 5,64 casi/100.000 abitanti l’anno. La frequenza della ricorrenza degli episodi di AGT nel campione di 63 pazienti è stata del 9,52%. La frequenza di successivi eventi neurologici acuti, in particolare di ictus e di crisi epilettiche, è stata del 3,57%. Nessun pazienta ha riportato, nel periodo intercorso tra l’AGT e la compilazione del questionario, una diagnosi di malattia neurodegenerativa. La frequenza di uno stato depressivo nel nostro campione è stata del 12,12%.
Conclusioni: l’incidenza dell’AGT e la frequenza della ricorrenza degli episodi di AGT risultano essere in accordo con i dati della letteratura. Non è stato possibile dimostrare una correlazione statistica tra i vari fattori presi in esame e la ricorrenza degli episodi di AGT. Alla luce dei dati ottenuti al follow-up, la prognosi a medio termine dell’AGT sembra essere buona, in accordo con i dati della letteratura, non rappresentando un particolare fattore di rischio per lo sviluppo successivo di eventi cerebrali acuti o di malattie neurodegenerative.
Scopo dello studio: valutare la frequenza di episodi successivi di AGT nella corte di pazienti esaminati; valutare eventuali fattori predisponenti la ricorrenza dell’AGT; valutare se l’AGT possa essere preso in considerazione o meno come indicatore di una futura patologia neurologica.
Materiali e metodi: abbiamo condotto uno studio di corte retrospettivo presso il Dipartimento di Emergenza-Accettazione (DEA) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP). Sono stati reclutati 119 pazienti che avevano ricevuto una diagnosi di AGT al momento della dimissione dal DEA tra il 1 Gennaio 2010 e il 31 Dicembre 2014. Di questi, 44 non sono risultati rintracciabili telefonicamente, 10 non hanno fornito il consenso allo studio, e 2 sono risultati deceduti. I 63 pazienti rimasti sono stati sottoposti a un questionario telefonico, volto a indagare sia fattori antecedenti che attinenti l’episodio di AGT, sia successivi episodi di AGT, eventi neurologici acuti o successive diagnosi di malattie neurodegenerative, e sia a valutare l’eventuale presenza di uno stato depressivo tramite la Geriatric Depression Scale Short Form (15 Item). Alle informazioni ottenute col questionario e i colloqui telefonici, si sono aggiunte varie informazioni ricavate dalle cartelle cliniche di pronto soccorso.
Risultati: l’incidenza dell’AGT nella provincia di Pisa è risultata essere di 5,64 casi/100.000 abitanti l’anno. La frequenza della ricorrenza degli episodi di AGT nel campione di 63 pazienti è stata del 9,52%. La frequenza di successivi eventi neurologici acuti, in particolare di ictus e di crisi epilettiche, è stata del 3,57%. Nessun pazienta ha riportato, nel periodo intercorso tra l’AGT e la compilazione del questionario, una diagnosi di malattia neurodegenerativa. La frequenza di uno stato depressivo nel nostro campione è stata del 12,12%.
Conclusioni: l’incidenza dell’AGT e la frequenza della ricorrenza degli episodi di AGT risultano essere in accordo con i dati della letteratura. Non è stato possibile dimostrare una correlazione statistica tra i vari fattori presi in esame e la ricorrenza degli episodi di AGT. Alla luce dei dati ottenuti al follow-up, la prognosi a medio termine dell’AGT sembra essere buona, in accordo con i dati della letteratura, non rappresentando un particolare fattore di rischio per lo sviluppo successivo di eventi cerebrali acuti o di malattie neurodegenerative.
File
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