• devianza
• istruzione

La finalità della mia ricerca è stata quella di indagare il rapporto tra la scuola, intesa come percorso scolastico e formativo dell’individuo, e il soggetto detenuto, in particolare mirando a comprendere se e quanto la frequenza scolastica possa orientare positivamente il percorso di vita del detenuto stesso, così come l’abbandono scolastico o un percorso scolastico “difficile” possa concorrere ad alimentare percorsi devianti. Oltre ad approfondire la tematica attraverso la consultazione di testi, articoli e documenti, ho utilizzato l’intervista semi-strutturata, rivolgendomi a detenuti, ex-detenuti e a funzionari della Casa Circondariale don Bosco di Pisa.
Introdurrò il mio lavoro esponendo i principali tratti storici, problematiche e caratteristiche del carcere e della vita al suo interno, secondo un approccio sociologico, soffermandomi brevemente su modelli interpretativi e contenuti legislativi. A seguito e conclusione della trattazione, nel terzo capitolo riporterò ed analizzerò le parole di detenuti, ex-detenuti e educatori, espresse nel corso delle interviste raccolte dalla sottoscritta.
L’intento è quello di capire se la frequenza scolastica condiziona l’esperienza di vita della persona, contribuendo assieme ad altri fattori (sociali, economici, familiari ecc., che saranno secondari in questa sede) a sviluppare o meno una condotta accettata all’interno della società in cui la persona stessa vive.