Tesi etd-01112023-184945 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SABATINI, DANIA
URN
etd-01112023-184945
Titolo
IL PIANO INTEGRATO DI ATTIVITA' E ORGANIZZAZIONE (PIAO) QUALE STRUMENTO DI SEMPLIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLA P.A.: NORMATIVA E PRIME APPLICAZIONI
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Pizzanelli, Giovanna
Parole chiave
- semplificazione delle pubbliche amministrazioni
Data inizio appello
20/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/02/2093
Riassunto
L’articolo 6 del D.L. 80/2021, avente ad oggetto “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia”, convertito con modificazioni nella Legge 113/2021, ha previsto che ogni pubblica amministrazione, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con esclusione delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative, adotti il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO). Il nuovo strumento programmatorio ha una duplice finalità: da un lato, di assicurare il miglioramento della qualità dei servizi al cittadino ed alle imprese e la trasparenza dell’attività amministrativa, dall’altro, procedere alla semplificazione e reingegnerizzazione dei processi.
Il PIAO ha durata triennale e viene aggiornato annualmente e definisce, riunificandoli in un unico documento, i seguenti piani che le amministrazioni erano tenute a redigere annualmente: performance, fabbisogni del personale, parità di genere, lavoro agile, anticorruzione.
La tesi si sofferma, in particolare, sull’impatto della riforma sulla funzione di programmazione degli enti locali, dedicando una sua parte all’esperienza messa in atto dal Comune di Livorno, che ha provveduto all’adozione del PIAO, con deliberazione della Giunta Comunale n. 389 del 28 giugno 2022.
L’attuazione ed applicazione di quanto previsto dalla norma del 2021 e dai successivi decreti attuativi, ha però evidenziato alcune criticità dovute a duplicazioni di adempimenti proprio per gli enti locali in quanto il DUP (Documento Unico di Programmazione) già comprende, nella sezione strategica, l’organizzazione e la programmazione triennale del fabbisogno del personale, con una propria tempistica che non coincide con quella del PIAO.
L’auspicio, pertanto, è quello che il Legislatore intervenga con specifico riferimento agli enti locali per definire puntuali norme di coordinamento utili per realizzare l’autentica semplificazione, che al momento non pare essere stata conseguita.
Il PIAO ha durata triennale e viene aggiornato annualmente e definisce, riunificandoli in un unico documento, i seguenti piani che le amministrazioni erano tenute a redigere annualmente: performance, fabbisogni del personale, parità di genere, lavoro agile, anticorruzione.
La tesi si sofferma, in particolare, sull’impatto della riforma sulla funzione di programmazione degli enti locali, dedicando una sua parte all’esperienza messa in atto dal Comune di Livorno, che ha provveduto all’adozione del PIAO, con deliberazione della Giunta Comunale n. 389 del 28 giugno 2022.
L’attuazione ed applicazione di quanto previsto dalla norma del 2021 e dai successivi decreti attuativi, ha però evidenziato alcune criticità dovute a duplicazioni di adempimenti proprio per gli enti locali in quanto il DUP (Documento Unico di Programmazione) già comprende, nella sezione strategica, l’organizzazione e la programmazione triennale del fabbisogno del personale, con una propria tempistica che non coincide con quella del PIAO.
L’auspicio, pertanto, è quello che il Legislatore intervenga con specifico riferimento agli enti locali per definire puntuali norme di coordinamento utili per realizzare l’autentica semplificazione, che al momento non pare essere stata conseguita.
File
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