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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01112023-151925


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BONACCORSI, MARTINA
URN
etd-01112023-151925
Titolo
La rappresentazione della bigotta nella narrativa della Restaurazione
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Pierucci, Daniela
controrelatore Prof.ssa Cappelli, Federica
Parole chiave
  • Letteratura spagnola
  • Fanatismo religioso
  • Galdós
  • Picón
Data inizio appello
02/02/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Tema dell’elaborato è l’analisi del sentimento religioso sviluppatosi in Spagna nel XIX secolo, con particolare attenzione alla donna e al suo rapporto con la Chiesa e con le gerarchie ecclesiastiche, soprattutto i sacerdoti. L’indagine si sofferma proprio sul rapporto ossessivo donna/sacerdote che genera conseguenze profonde nelle relazioni sociali al punto tale da rendere la Spagna una nazione piuttosto arretrata rispetto agli Stati europei e poco disposta ad accogliere le nuove correnti ideologiche e culturali.
L’elaborato si articola in cinque capitoli.
Nel primo, suddiviso in due sezioni, viene presentata la storia della Chiesa nel XIX secolo e il suo rapporto con la Monarchia spagnola da un lato e con le correnti liberali dall’altro.
Per ottenere una visione più esaustiva dei contrasti tra conservatori e liberali, tra reazionari e progressisti, vengono poi analizzate le principali stampe giornalistiche diffusesi nel corso del secolo, sia clericali sia anticlericali, in modo da cogliere le idee propagate alla popolazione spagnola e la complessità del loro rapporto.
Nel secondo capitolo l’attenzione si focalizza sul legame Chiesa/donna per esaminare il percorso di quest’ultima: da donna del focolare, l’ ángel del hogar, a signora fanatica e sottomessa alla religione, la santurrona. La relazione, fortemente diffusa nella società, è particolarmente importante perché coinvolge non solo la sfera privata e la politica, ma il mondo della cultura in generale, tra cui la letteratura e il giornalismo. La problematica viene infatti affrontata in opere di vario genere nel tentativo di analizzare i motivi reali che determinano tale legame.
I primi scritti della letteratura ottocentesca incentranti sulla figura della santurrona sono presentati nel terzo capitolo. Nella prima sezione viene analizzata La Mojigata (1804), opera dello scrittore Leandro Fernández de Moratín, una delle prime commedie su questo tema, mentre nella seconda sezione sono esaminati alcuni articoli delle raccolte tratti da Los españoles pintados por sí mismos (1843-44) e Las españolas pintadas por sí mismas (1871-72), collezioni appartenenti al Costumbrismo, il genere narrativo che indagò i meandri del mondo femminile in relazione alla religione.
Nel quarto capitolo, anch’esso suddiviso in due sezioni, viene presentato uno degli scrittori spagnoli che si interessò maggiormente alla fede cattolica: Benito Pérez Galdós. La religione e il rapporto delle donne spagnole con il culto cristiano sono nuclei centrali dell’opera dello scrittore che, a prescindere dai dibattiti religiosi e dalla propria ideologia, cercò di capire l’importanza della fede e della religione cattolica nella vita degli individui. Per esaminare la religiosità delle donne spagnole vengono analizzati quattro romanzi: Doña Perfecta (1876), La familia de León Roch (1878), El Doctor Centeno (1883) e Fortunata y Jacinta (1887).
Un altro scrittore contemporaneo a Galdós, Jacinto Octavio Picón, si occupò particolarmente delle questioni religiose che coinvolgevano la Spagna e come scrittore e uomo fortemente aderente alla politica liberale si scontrò contro l’ingerenza ecclesiastica e la falsa religiosità che coinvolgeva ormai gran parte del mondo femminile. Nel quinto e ultimo capitolo viene infatti esaminato uno dei suoi romanzi più famosi, El Enemigo, in cui la religione è ancora una volta il tema centrale.
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