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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01112022-175440


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BIANCHI, ILARIA
URN
etd-01112022-175440
Titolo
Neutralisti ed interventisti. L'arte nella prima guerra mondiale
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Cortesini, Sergio
correlatore Prof. Patti, Mattia
Parole chiave
  • neutralismo
  • interventismo
  • guerra
  • futuristi
  • "numero"
  • "avanti"
  • propaganda
  • soldati
Data inizio appello
31/01/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il 28 luglio 1914 scoppiò la prima guerra mondiale, a causa dell'uccisione dell'erede al trono austro-ungarico da parte di uno studente serbo. Questo conflitto spaccò l'Italia in due fazioni: interventisti e neutralisti. I primi, tra cui i futuristi, erano a favore dell'entrata in guerra del nostro paese, mentre i secondi preferivano che l'Italia rimasse fuori da ogni conflitto. Ho analizzato il quotidiano socialista "Avanti!", con le vignette di Giuseppe Scalarini, ed il settimanale umoristico "Numero", con i disegni di Carlo Bergoglio, Eugenio Colmo, Augusto Majani etc. L'"Avanti!" stimolava i propri lettori a prendere le distanze da ogni idea di intervento nel conflitto, mentre "Numero" si dichiarava esplicitamente interventista, sia attraverso gli articoli scritti che tramite le vignette pubblicate. Durante gli anni bellici molti artisti partirono per il fronte ma non abbandonarono mai la propria arte, lasciando numerose testimonianze tra cui silografie, disegni, puntesecche, carboncini e dipinti.
Nel dopoguerra emerse la figura di Benito Mussolini, il quale strinse una collaborazione col pittore Mario Sironi.
Tutte le opere del tempo, soprattutto quelle realizzate da pittori–soldato che vissero in prima persona il conflitto, provocano una certa quantità di emozioni sull’osservatore, sono immagini di un certo impatto, in grado di trasportare ogni persona nella loro stessa psicologia.

On July 28, 1914 the First World War broke out, due to the killing of the heir to the Austro-Hungarian throne by a Serbian student. This conflict split Italy into two factions: interventionists and neutralists. The former, including the Futurists, were in favor of our country entering the war, while the latter preferred that Italy stay out of any conflict. I have analyzed the socialist newspaper "Avanti!", with the cartoons of Giuseppe Scalarini, and the humorous weekly "Numero", with the drawings of Carlo Bergoglio, Eugenio Colmo, Augusto Majani etc.. L' "Avanti!" stimulated its readers to take distance from any idea of intervention in the conflict, while "Numero" declared itself explicitly interventionist, both through the articles written and through the cartoons published. During the war years many artists left for the front but never abandoned their art, leaving numerous testimonies including woodcuts, drawings, dry points, charcoals and paintings.
In the post-war period, the figure of Benito Mussolini emerged, who formed a collaboration with the painter Mario Sironi.
All the works of the time, especially those made by painters-soldiers who lived firsthand the conflict, cause a certain amount of emotion on the observer, are images of a certain impact, able to transport each person in their own psychology.
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