• Sommergibili

“Tutti gli uomini hanno un innato desiderio di sapere.”
Questa citazione è tratta dal primo libro della Metafisica di Aristotele. Per il filosofo ciò che rende l’uomo diverso è il meravigliarsi di ciò che lo circonda ed avere la capacità di alzare gli occhi al cielo per indagare, capire, sperimentare, mettersi e mettere in dubbio l’essenza di ciò che lo circonda. L’uomo ha bisogno di risposte ai suoi perché, l’uomo vive grazie alle sue domande che ne permettono il progresso. Nel corso della sua esistenza, grazie a questo suo innato desiderio di sapere e scoprire, l’uomo ha fatto sì che il XX secolo diventasse un periodo storico caratterizzato da grandissime scoperte, rivoluzioni scientifiche e innovazioni tecnologiche, arrivando ad aprire le porte dei due mondi più sconosciuti e studiati di sempre: gli abissi e lo spazio. Due mondi così distanti e diversi tra di loro, regolati da diverse leggi fisiche che in qualche modo si avvicinano reciprocamente e esplorati da macchine pressocchè uguali.
L’ elaborato ha come scopo quello di andare a studiare come i Sommergibili della Marina Militare Italiana, in particolar modo i loro impianti di bordo, le loro dotazioni di sicurezza e la vita dei Marinai durante le navigazioni operative, siano simili a gran parte della tecnologia presente a bordo delle navicelle e stazioni spaziali, inclusa la vita degli Astronauti durante i loro viaggi oltre l’atmosfera. L’obiettivo è quello di andare a delineare la preparazione tecnico-professionale dei Sommergibilisti al fine di mettere alla luce le loro potenzialità non solo nel mondo degli abissi, ma anche in quello dello spazio in un prossimo futuro.