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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01102023-143808


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ACQUAVIVA, UMBERTO
URN
etd-01102023-143808
Titolo
Pirateria ed implicazioni economiche
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Prof. Sberna, Salvatore
Parole chiave
  • pirateria
Data inizio appello
19/01/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/01/2093
Riassunto
Lo scopo di questo elaborato è quello di far comprendere il fenomeno della pirateria, come essa sia cambiata nei secoli e che tipi di interessi economici si nascondono dietro di essa al giorno d’oggi. Si tratterà il fenomeno fonte di preoccupazione per i numerosi incidenti che avvengono in determinate zone del globo, in particolare si andrà ad analizzare il coinvolgimento del cosiddetto “Mediterraneo allargato”, analizzando la situazione inizialmente lungo le coste del Corno d’Africa e in seguito nel Golfo di Guinea, quest’ultimo sede negli ultimi anni del maggior numero di casi di pirateria a livello globale.
Il primo degli obiettivi che si prefigge l’elaborato è quello di andare ad analizzare il fenomeno della pirateria, come essa si sia sviluppata e quali siano le dimensioni su cui essa va ad innestarsi al giorno d’oggi; infatti, nel caso del “Mediterraneo allargato” abbiamo quella che coinvolge la diversificazione energetica in relazione alla pirateria del Golfo di Guinea e quella che riguarda la garanzia di comunicazione marittima nel Corno d’Africa. Si cercherà anche di mettere in luce gli aspetti caratterizzanti come il contesto socioeconomico in cui si sviluppa, la matrice dei gruppi pirata e degli obiettivi di quest’ultimi.
Il secondo obiettivo sarà l’analisi delle implicazioni economiche che seguono i numerosi attacchi che vengono perpetrati ai danni di mercantili che negli ultimi anni hanno portato una escalation di violenza senza precedenti che, recentemente, grazie a diverse operazioni militari supportate anche dall’Unione Europea, come l’Operazione Atalanta, hanno frenato questa violenza con l’intervento di dispositivi militari. Questo rallentamento si è registrato principalmente nel Corno d’Africa, mentre nel Golfo di Guinea, sede di numerosi giacimenti petroliferi, si sono registrati il maggior numero di atti di pirateria a livello globale, infatti nel 2019, secondo i dati dell’IMB (International Maritime Bureau), ne sono stati registrati 121. A seguito di ciò, nel 2020 nasce l’”Operazione Gabinia” dell’Unione Europea che ha portato alla riduzione degli attacchi contro navi commerciali dell’80%. Nonostante questo calo, la pirateria nel Golfo di Guinea è ancora in fase di sviluppo ed ancora non si è riusciti a raggiungere i risultati conseguiti nel Corno d’Africa.
Dati questi elementi, la domanda della ricerca è indirizzata a capire il cambiamento della pirateria e gli interessi economici, come quelli nazionali ed europei, che si nascondono dietro di essa. Per dare una risposta a questo quesito si prenderanno in esame anche i dati di agenzie internazionali che si occupano di monitorare e contrastare la pirateria come l’International Maritime Bureau e il Maritime Information Cooperation and Awareness Center e si cercherà di comprendere quali sono le possibili soluzioni da adottare in questi contesti per il contrasto di questa minaccia, come gli interventi militari e politiche che si occupino del supporto e del sostegno delle economie locali.
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