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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01102023-142919


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CONFORTI, DONATO LUIGI
URN
etd-01102023-142919
Titolo
DISTRIBUZIONE ELETTRICA DEI SOTTOMARINI ITALIANI
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore C.F. (AN) Mirra, Sergio
Parole chiave
  • U212
Data inizio appello
19/01/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/01/2093
Riassunto
I sottomarini italiani basano la loro sopravvivenza ed operatività sull’elettricità come fonte primaria di energia per le varie utenze di bordo che lo compongono. I sottomarini hanno una gestione della energia elettrica di bordo differente rispetto alle unità navali in quanto devono garantire un importante grado di occultamento per lo svolgimento delle attività a loro assegnate. Il mezzo subacqueo inizialmente era vincolato alla totale emersione per la ricarica delle batterie e con l’avvento dello snorkel si è data la possibilità di eliminare questo vincolo fino ad arrivare a garantire un’indipendenza dall’aria esterna, come accade oggigiorno. Nella categoria dei sottomarini sono diverse le tipologie di alimentazioni elettriche che si possono riscontrare. Per quanto riguarda la Marina Militare italiana parliamo di sottomarini di tipo convenzionale e di tipo AIP (Air Indipendent Propulsion). In un sottomarino di tipo convenzionale l’energia elettrica è fornita da delle batterie che all’occorrenza vengono ricaricate con dei gruppi diesel/generatori; quindi, si intuisce che vi è una dipendenza dall’aria esterna nella fase di ricarica. Nei battelli di tipo AIP sono state adottate delle misure per ottenere una maggiore capacità di occultamento grazie all’introduzione della propulsione ibrida con Fuel Cell che garantisce un’indipendenza del battello dall’aria esterna. Un battello basa la sua esistenza e funzionalità sull’energia elettrica che garantisce la movimentazione degli impianti di bordo e il funzionamento delle utenze di bordo dal punto di vista operativo. Quindi partendo dalle fonti di energia elettrica come punto fermo un sottomarino riesce ad auto produrre le varie tipologie di alimentazione richieste dalle varie utenze di bordo indipendentemente dal tipo di utilizzo per le quali sono state progettate. In una visione macroscopica delle tipologie di alimentazioni disponibili a bordo abbiamo: una corrente continua per le utenze che erogano importanti quantità di potenza nell’esercizio delle loro funzioni; una corrente alternata prevalentemente per le utenze che soddisfano quelle che sono le esigenze operative del battello. Quindi, dal punto di vista dell’energia elettrica, un sottomarino può essere tranquillamente paragonato a una centrale elettrica subacquea basti pensare che è capace di produrre una quantità di elettricità in grado di poter alimentare all’incirca 300 appartamenti. La capacità di sostentamento elettrico dei sottomarini italiani è a dir poco incredibile se si considera che basano il tutto quasi ed esclusivamente su delle “semplici” batterie e su sistemi convenzionali di produzione di energia elettrica.
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