Tesi etd-01102023-123709 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPPIELLO, SARA
URN
etd-01102023-123709
Titolo
L'impiego delle Forze Anfibie nell'ambito marittimo e terrestre
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Castiglia, Leonardo
Parole chiave
- operazioni
Data inizio appello
12/01/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/01/2093
Riassunto
Un’Operazione Anfibia è un’Operazione Militare lanciata dal mare da una Forza Anfibia (Amphibious Force-AF) inquadrata in un dispositivo aeronavale, con l’obiettivo di proiettare tatticamente una Landing Force (LF) a terra, in un contesto operativo che varia da “permissivo” ad “ostile”, al fine di assolvere la missione assegnata.
La sua idea nel tempo ha spesso suscitato immagini di ondate su ondate di veicoli d’assalto anfibio e mezzi da sbarco che si avvicinano a una spiaggia ben difesa in linea retta, come i ben noti assalti anfibi che erano necessari nella Seconda Guerra Mondiale (STSM).
Attualmente quella visione di Assalto Anfibio è una questione storica e sicuramente non sono la sola forma probabile di Operazione Anfibia. Le attuali forze anfibie sono più manovrabili dal punto di vista operativo poiché hanno capacità di proiettare le forze da oltre l’orizzonte (OTH ) ed in alcuni casi procedendo direttamente sugli obiettivi con mezzi di superficie e mezzi aerei da entrambe le dimensioni.
Le Operazioni Anfibie richiedono un quadro di Comando e Controllo (C2) ben pianificato e integrato in modo da concentrare gli sforzi, aumentare la velocità di azione e massimizzare la capacità di proiezione del mare.
La tesi ha come primo obiettivo una chiara analisi delle caratteristiche di un’Operazione Anfibia delineando i diversi ruoli in cui la Forza Anfibia può essere utilizzata; in secundis pone particolare attenzione alle sue fasi, dalla semplice direttiva iniziale alla sua pianificazione, prova, movimento, preparazione fino all’azione e all’analisi della sua fase finale, terminando nello specifico con il movimento di piccole unità per l’acquisizione del ciglio del fuoco.
La seconda parte del testo ha, invece, come fine quello di esaminare le sue cinque tipologie, dall’incursione in senso stretto o occupazione temporanea di un obiettivo alla dimostrazione anfibia con lo scopo di ingannare il nemico con uno spettacolo di forza, per poi passare all’assalto anfibio che comporta l’istituzione di una LF su una costa ostile o potenzialmente ostile e finire con il ripiegamento anfibio il cui scopo è quello di estrarre da una costa ostile o potenzialmente ostile delle forze amiche a mezzo di imbarcazioni/unità navali.
Infine vengono introdotti nell’elaborato accenni al supporto necessario al combattimento, allo sbarco di uomini e mezzi sulla spiaggia in senso stretto e alle navi anfibie. Non resta dunque che evidenziare i cambiamenti che hanno visto e vedranno come unica protagonista l’Operazione Anfibia, un vero viaggio nel passato, presente e futuro.
La sua idea nel tempo ha spesso suscitato immagini di ondate su ondate di veicoli d’assalto anfibio e mezzi da sbarco che si avvicinano a una spiaggia ben difesa in linea retta, come i ben noti assalti anfibi che erano necessari nella Seconda Guerra Mondiale (STSM).
Attualmente quella visione di Assalto Anfibio è una questione storica e sicuramente non sono la sola forma probabile di Operazione Anfibia. Le attuali forze anfibie sono più manovrabili dal punto di vista operativo poiché hanno capacità di proiettare le forze da oltre l’orizzonte (OTH ) ed in alcuni casi procedendo direttamente sugli obiettivi con mezzi di superficie e mezzi aerei da entrambe le dimensioni.
Le Operazioni Anfibie richiedono un quadro di Comando e Controllo (C2) ben pianificato e integrato in modo da concentrare gli sforzi, aumentare la velocità di azione e massimizzare la capacità di proiezione del mare.
La tesi ha come primo obiettivo una chiara analisi delle caratteristiche di un’Operazione Anfibia delineando i diversi ruoli in cui la Forza Anfibia può essere utilizzata; in secundis pone particolare attenzione alle sue fasi, dalla semplice direttiva iniziale alla sua pianificazione, prova, movimento, preparazione fino all’azione e all’analisi della sua fase finale, terminando nello specifico con il movimento di piccole unità per l’acquisizione del ciglio del fuoco.
La seconda parte del testo ha, invece, come fine quello di esaminare le sue cinque tipologie, dall’incursione in senso stretto o occupazione temporanea di un obiettivo alla dimostrazione anfibia con lo scopo di ingannare il nemico con uno spettacolo di forza, per poi passare all’assalto anfibio che comporta l’istituzione di una LF su una costa ostile o potenzialmente ostile e finire con il ripiegamento anfibio il cui scopo è quello di estrarre da una costa ostile o potenzialmente ostile delle forze amiche a mezzo di imbarcazioni/unità navali.
Infine vengono introdotti nell’elaborato accenni al supporto necessario al combattimento, allo sbarco di uomini e mezzi sulla spiaggia in senso stretto e alle navi anfibie. Non resta dunque che evidenziare i cambiamenti che hanno visto e vedranno come unica protagonista l’Operazione Anfibia, un vero viaggio nel passato, presente e futuro.
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