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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01102022-120042


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ALMIENTO, MATTIA
URN
etd-01102022-120042
Titolo
GLI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO: L'ARMA DEL PRESENTE
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Dott. Diana, Luigi
Parole chiave
  • Stati Uniti
  • Progresso tecnologico
  • Marina Militare
  • Drone
Data inizio appello
20/01/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/01/2092
Riassunto
Il settore bellico è da sempre in continua evoluzione poiché ciascun Paese investe nella ricerca di nuovi apparati che possano consentirgli di primeggiare sul nemico o di affrontare qualsiasi situazione con prontezza. Oggigiorno, uno strumento considerato come indispensabile per il sistema Difesa di ogni nazione è l’Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR), comunemente noto come drone. Questo sistema è duttile sia poiché rappresenta un’inesauribile fonte di informazioni (audio, video, IR) utili ai comandi navali ai fini di una situational awareness continuamente aggiornata permettendo uno snellimento del processo decisionale, sia perché rappresenta un’arma efficace per la neutralizzazione di un nemico evitando di esporre a pericoli persone o cose appartenenti alla parte attaccante. L’evoluzione degli APR ha visto periodi di totale stallo alternarsi a momenti di grande progresso (soprattutto nella seconda metà del secolo scorso). Gli incredibili passi in avanti compiuti hanno permesso oggi di disporre di apparecchiature compatte, all’avanguardia, super performanti tanto da prevedere un ampio utilizzo anche per il mondo civile e nel campo della sicurezza.
Tra i principali compiti per cui gli UAV sono maggiormente impiegati vi sono: consegna di rifornimenti in luoghi irraggiungibili, monitoraggio della fauna selvatica in via di estinzione, ispezioni operate da aziende alle infrastrutture (come il controllo delle linee elettriche), attività di ausilio e supporto in caso di calamità naturali, operazioni ISTAR (Intelligence, Surveillance Target Acquisition and Reconaissance), impiego nel settore agricolo, ricerca, ricognizione di aree difficilmente accessibili ed in tante altre situazioni che metterebbero a repentaglio la vita umana.

Attualmente, però, si riscontrano numerose problematiche per lo sviluppo di un mercato globale. Le cause di ciò sono quasi interamente dovute alla mancanza di una legislazione precisa ed unica. In molti paesi, tra cui l’Italia, la normativa è in continuo aggiornamento, in altri al momento non vi sono regole. Questa problematica affligge non solo il mondo civile e quindi commerciale, ma soprattutto quello militare. Le ragioni di tale lacuna normativa sono da ricercare nell’espansione e richiesta che hanno interessato questo settore in un così tanto breve lasso di tempo da non prevedere eventuali azioni illecite derivanti dal loro impiego.
La normativa militare fonda i propri principi su diversi riferimenti normativi come il Codice della Navigazione, il COM, il Documento Tecnico Operativo 004, il Regolamento Unico EASA, lo SMA che si occupano di dare una definizione di “drone” ed a determinarne le aree ed i limiti di utilizzo.
Dal punto di vista civile, in Italia dal 30 giugno 2014, chiunque intenda volare con qualsiasi velivolo radiocomandato, deve confrontarsi con una normativa ampia, dettagliata ed articolata. In particolare con il nuovo Regolamento UE 2019/947 viene fornita una suddivisione dei droni in categorie in funzione della tipologia e del livello di rischio dell’operazione in cui il velivolo è coinvolto. Le categorie sono tre: OPEN, SPECIFIC, CERTIFIED.
Nel corso della presente tesi vengono analizzati gli APR utilizzati dalla Marina Militare italiana nel corso delle operazioni aeronavali; in particolare per il controllo dei crescenti flussi migratori nell’area mediterranea. Tra i principali vi sono: l’AWHERO, il CAMCOPTER S-100, lo SCANEAGLE. A seguire vi sarà una trattazione sull’utilizzo dei velivoli a pilotaggio remoto e le strategie adoperate dall’America, impegnata dal 2001 nella “guerra al terrorismo” dall’Amministrazione Bush fino a Biden.
Infine, tratterò le prospettive future prendendo spunto da alcuni esperimenti che le più potenti Marine al mondo stanno effettuando come il Blackwing, ovvero un drone lanciato da sommergibile per ottenere la massima occultezza; o i Drone Carrier che prevedono delle vere e proprie unità di superficie in grado di dispiegare APR in qualsiasi parte del mondo ed in tempi molto brevi, o la Bio-inspiration, droni di dimensioni minime con aspetto simile a quello di alcuni insetti che potrebbero portare ad operazioni di sorveglianza senza destare sospetti.
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