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Nella società odierna la sola retribuzione monetaria non risulta essere più sufficiente a rispondere alle necessità, perciò sono nati una serie di strumenti integrativi volti a soddisfarle. Il welfare aziendale, presente nell'industria già nel XIX secolo, sta assumendo un ruolo rilevante in qualità di sostegno e supporto, garantendo una serie di beni, servizi e prestazioni. L'obiettivo dello strumento è quello di risollevare la produttività e la competitività dell'industria e al contempo garantire sostegni ai dipendenti.
Il sindacato diviene il giusto intermediario per permettere la veicolazione dello strumento anche nelle PMI. Infatti, il tessuto produttivo nazionale è perlopiù formato da micro, piccole e medie imprese e le difficoltà che incontrano i suoi lavoratori sono maggiori, perciò, per cercare di ridurre le disuguaglianze, il legislatore ha previsto la possibilità di avvalersi di forme di welfare territoriale come mezzo per la collaborazione e la diffusione di benessere tra più realtà collocate in un territorio.

Il seguente elaborato intende approfondire il tema del welfare aziendale nelle sue sfaccettature giuridiche, analizzando il ruolo che esso detiene nel sistema produttivo nazionale e nel favorire il benessere sociale. Si vuole valutare come il legislatore abbia cercato di potenziare il ruolo sindacale e il coinvolgimento dei lavoratori in questa pratica, inoltre, si va ad analizzarlo negli aspetti favorevoli e critici e si valuta il potenziale ruolo che assume nella società.