• codice della crisi e dell'insolvenza
• commissione Rordorf
• crisi d'impresa
• misure di allerta

Il presente lavoro si propone di analizzare la principale novità introdotta dal Codice della crisi e dell'insolvenza: le misure di allerta della crisi d'impresa. Nel corso degli anni, è stato più volte tentato di inserire tali strumenti di allarme nel nostro ordinamento finché la Raccomandazione UE della Commissione n. 135 del 12 marzo 2014 non ha esortato l'Italia ad introdurre la c.d. early warning nell'ottica del recupero dell'impresa in crisi e del mantenimento della continuità aziendale. In questo modo, il nostro paese, allineandosi con esperienze già maturate in altri Stati europei, ha introdotto con il d. lgs. n. 14/2019 degli obblighi di segnalazione della situazione di squilibrio dell'impresa in capo al debitore, agli organi di controllo societari e a determinati creditori pubblici qualificati. Tali soggetti, quindi, hanno il compito di segnalare la situazione di crisi dell'impresa ad un organismo esterno (l'Organismo di composizione assistita della crisi) al verificarsi, a seconda dei casi, di fondati indizi di crisi oppure del superamento di determinate soglie di esposizione debitoria ritenute rilevanti per legge, qualora non siano state intraprese misure idonee per farvi fronte. La segnalazione all'OCRI innesca una procedura di allerta riservata e confidenziale, finalizzata a individuare la soluzione migliore per superare la situazione di crisi in cui si trova il debitore, al di fuori di qualsiasi contesto di tipo giudiziario.