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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01102018-023759


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CACCIABAUDO, FRANCESCO
URN
etd-01102018-023759
Titolo
Commento critico-testuale alle Κύριαι δόξαι di Epicuro
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Tulli, Mauro
Parole chiave
  • critica del testo
  • Epicuro
  • Massime Capitali
Data inizio appello
05/02/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/02/2058
Riassunto
L'elaborato prende in esame le «Kyriai Doxai» di Epicuro (341-271 a.C.), una raccolta di quaranta massime a carattere etico e didascalico, giunteci per il solo tramite di Diogene Laerzio (III d.C.), che dichiara di citarle quale degno coronamento della propria opera, affinché possano costituire per il lettore «l’inizio della felicità». L’apprezzamento espresso da Diogene trova puntuale conferma nei testimonia antichi che, sebbene provenienti da autori di secoli e orientamenti filosofici diversi, restituiscono un quadro unanime circa il prestigio e la diffusione delle «Kyriai Doxai» epicuree nell’antichità. Nonostante ciò, a partire dagli «Epicurea» di Usener (1887), la raccolta fu bollata quale tarda compilazione degli scritti del Maestro, confusa e disorganica nell’assetto, oltre che monca degli elementi fondamentali del sistema filosofico epicureo. Un accurato esame delle fonti antiche, unito alla considerazione degli aspetti letterari e filosofici dell’opera, consente di smentire un pregiudizio lungo più di un secolo, non ancora del tutto superato dalla critica più recente. Le particolari vicende testuali delle «Kyriai Doxai» rendono poi inevitabile un'indagine sulla tradizione manoscritta delle "Vite" di Diogene Laerzio sulla base del testo stabilito da Tiziano Dorandi (2013). Punto di partenza imprescindibile per l'analisi di ogni massima è la disamina dei principali problemi critico-testuali.
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