Tesi etd-01102012-125137 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PARIETTI, RACHELE
URN
etd-01102012-125137
Titolo
Implicazioni etiche nell'utilizzo di farmaci in eta' pediatrica
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
SCIENZE PER LA PACE: COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, MEDIAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI
Relatori
relatore Prof. Bartolucci, Valentina
Parole chiave
- ADHD
- atomoxetina
- bambini
- depressione infantile
- diritto alla salute
- disease mongering
- disturbi sonno bambini
- droghe
- etica
- farmaci
- fluoxetina
- insonnia
- medicalizzazione
- metilfenidato
- niaprazina
- nonviolenza
- off-label
- psicofarmaci
- psicostimolanti
- salute bambini
- sertralina
- trial clinici
- trial pediatria
- unlicensed
- violenza diretta
- violenza strutturale
Data inizio appello
26/01/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
26/01/2052
Riassunto
Analisi del fenomeno di uso/abuso di farmaci psicoattivi in eta' pediatrica, attraverso una chiave di lettura socio-conflittuale.
Nel corso del lavoro sono presi in esame tre disturbi che hanno una sempre maggior incidenza nella popolazione pediatrica, quali ADHD (Attention Deficit Hyperactive Disorder) insonnia e depressione, curati con farmaci psicoattivi. Sara' invece dimostrato come, salvo casi gravi, questa pratica sia lesiva e violenta nei confronti dei bambini, poiche' questi disturbi rappresentano piuttosto l'espressione di un disagio che dovrebbe essere indagato e risolto, attraverso un ascolto attivo del soggetto.
La medicalizzazione in eta' pediatrica viene vista come una forma di violenza, diretta e strutturale, che coinvolge non solo i bambini, ma a vario titolo l'intera societa': in quest'ottica le relazioni che si vanno a costruire con i bambini assumono caratteristiche di violenza, trasformandoli da "soggetti" della relazione in "oggetti" sui quali si scarica tutto il potenziale violento.
Si propone quindi un approccio etico che tenda a trasformare il comportamento da violento a costruttivo e nonviolento, di quanti si trovano ad agire, operare, vivere con i bambini.
L'articolazione della tesi prevede un primo inquadramento del fenomeno, attraverso una breve descrizione dei disturbi presi in esame e delle sostanze medicinali utilizzate per il trattamento farmacologico; saranno in seguito analizzate a vario titolo le forme con cui la medicalizzazione attua una violenza diretta, ma soprattutto strutturale, sui soggetti pediatrici e su tutta la societa': verra' quindi discusso l'utilizzo off-label e unlicensed dei farmaci in pediatria, le possibili differenze di policy tra i paesi. In seguito saranno analizzate le strategie attraverso le quali le aziende farmaceutiche attuano violenza strutturale sulle societa', con una discussione sui fenomeni del "disease mongering", di "infomercial", di "seeding trial" e dei "bias" di pubblicazione dei tests clinici; particolare attenzione viene posta sui trials in eta' pediatrica, date le grandi implicazioni etiche al quale il fenomeno e' soggetto.
Gli ultimi due capitoli riguardano alcuni aspetti sociologici e le implicazioni etiche che la medicalizzazione comporta: dopo un inquadramento della violenza alla quale i bambini sono sottoposti, verra' proposto un approccio etico tendente appunto alla trasformazione della violenza e che proponga una chiave di lettura diversa dei disturbi oggetto d'analisi.
Nel corso del lavoro sono presi in esame tre disturbi che hanno una sempre maggior incidenza nella popolazione pediatrica, quali ADHD (Attention Deficit Hyperactive Disorder) insonnia e depressione, curati con farmaci psicoattivi. Sara' invece dimostrato come, salvo casi gravi, questa pratica sia lesiva e violenta nei confronti dei bambini, poiche' questi disturbi rappresentano piuttosto l'espressione di un disagio che dovrebbe essere indagato e risolto, attraverso un ascolto attivo del soggetto.
La medicalizzazione in eta' pediatrica viene vista come una forma di violenza, diretta e strutturale, che coinvolge non solo i bambini, ma a vario titolo l'intera societa': in quest'ottica le relazioni che si vanno a costruire con i bambini assumono caratteristiche di violenza, trasformandoli da "soggetti" della relazione in "oggetti" sui quali si scarica tutto il potenziale violento.
Si propone quindi un approccio etico che tenda a trasformare il comportamento da violento a costruttivo e nonviolento, di quanti si trovano ad agire, operare, vivere con i bambini.
L'articolazione della tesi prevede un primo inquadramento del fenomeno, attraverso una breve descrizione dei disturbi presi in esame e delle sostanze medicinali utilizzate per il trattamento farmacologico; saranno in seguito analizzate a vario titolo le forme con cui la medicalizzazione attua una violenza diretta, ma soprattutto strutturale, sui soggetti pediatrici e su tutta la societa': verra' quindi discusso l'utilizzo off-label e unlicensed dei farmaci in pediatria, le possibili differenze di policy tra i paesi. In seguito saranno analizzate le strategie attraverso le quali le aziende farmaceutiche attuano violenza strutturale sulle societa', con una discussione sui fenomeni del "disease mongering", di "infomercial", di "seeding trial" e dei "bias" di pubblicazione dei tests clinici; particolare attenzione viene posta sui trials in eta' pediatrica, date le grandi implicazioni etiche al quale il fenomeno e' soggetto.
Gli ultimi due capitoli riguardano alcuni aspetti sociologici e le implicazioni etiche che la medicalizzazione comporta: dopo un inquadramento della violenza alla quale i bambini sono sottoposti, verra' proposto un approccio etico tendente appunto alla trasformazione della violenza e che proponga una chiave di lettura diversa dei disturbi oggetto d'analisi.
File
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