logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01102005-101045


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Badalassi, Paolo
Indirizzo email
badapaolo@libero.it
URN
etd-01102005-101045
Titolo
Controllo di alberi rotanti mediante smorzatori magnetoreologici
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA INFORMATICA
Relatori
relatore Forte, Paola
relatore Zini, Giancarlo
relatore Carmignani, Costantino
relatore Frosini, Graziano
Parole chiave
  • Bingham
  • controllo semi-attivo
  • dinamica rotore
  • elettroreologici
  • fluido magnetoreologico
  • velocità critica
Data inizio appello
03/03/2005
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/03/2045
Riassunto
Nel lavoro di tesi viene studiato il fenomeno di risonanza (velocit&agrave critiche)
presente nella dinamica dei rotori e possibili tecniche per contenere gli effetti
di tale fenomeno.
Il rotore oggetto del lavoro di tesi consiste, in un albero con massa in mezzeria,
grano di sbilanciamento (tale da generare uno sbilanciamento statico)
e smorzatore con fluido magnetoreologico racchiuso al suo interno.
Come primo passo &egrave necessario accennare la teoria della dinamica dei rotori
e i principi fondamentali che costituiscono il funzionamento di fluidi
magnetoreologici, perch&egrave senza questi passi &egrave impensabile procedere ad una
modellazione dinamica del sistema complessivo e alla realizzare di una logica
di controllo.
Si procede poi alla stesura e successiva implementazione del modello dinamico
del sistema complessivo Rotore Smorzatore.
Attraverso il modello dinamico &egrave possibile analizzare il comportamento del
sistema (tramite simulazioni) con e senza la presenza del fluido magnetoreologico,
nelle zone di velocit&agrave antecedenti alla velocit&agrave critica, alla velocit&agrave
critica e nella zona seguente la velocit&agrave critica, individuando fenomeni di
risonanza (inflessioni teoricamente infinite del rotore) e di autocentramento.
Dalle simulazioni &egrave emerso anche la presenza del fenomeno di Battimento.
Per quanto riguarda lo smorzatore e il fluido magnetoreologico &egrave stato
costruito una serie di modelli dinamici che, rappresentano il comportamento
pi&ugrave o meno approssimato di un materiale viscoelastico, fondamentale per studiare il comportamento dei fluidi magnetoreologici visiti secondo il modello
di Bingham.
Fino qui, &egrave stato analizzato in modo ampio e dettagliato i fenomeni presenti
nella dinamica del rotore in questione, come secondo passo &egrave stato
analizzato l’ effetto Smorzante dello smorzatore, al variare dei coefficienti
di rigidezza K e smorzamento C nei modelli dinamici (prevalentemente Serie
e Parallelo tramite il modello unico Polivalente Serie Parallelo) che sono
stati realizzati per modellare il comportamento del fluido magnetoreologico
soggetto a campo magnetico.
Per il momento &egrave in corso la caratterizzazione del fluido magnetoreologico
che, a caratterizzazione terminata permetter`a di confrontare il comportamento
reale (del fluido) con i modelli dinamici sviluppati in questo lavoro
di tesi.
Dalle simulazioni &egrave emerso che l’ impiego del modello meccanico serie (oltre
ad essere il modello che possiede la migliore corrispondenza con il modello
matematico di Bingham) come modello dinamico del fluido magnetoreologico,
porta ad una maggiore riduzione dei valori di picco e di regime del
raggio dell’ orbita di precessione rispetto agli altri modelli meccanici che
possono essere impiegati per descrivere il comportamento dinamico di un
fluido magnetoreologico (sempre agendo sui parametri K e C); per questo
quando sar`a completata la caratterizzazione del fluido magnetoreologico,
sar&agrave possibile individuare il comportamento reale del fluido magnetoreologico
racchiuso all’ interno dello smorzatore e a quale modello meccanico
si avvicina, sperando che si avvicini al modello meccanico serie che da i
migliori risultati in termini di smorzamento.
Le simulazioni del modello dinamico Rotore-Smorzatore possono essere visualizzate
anche graficamente attraverso un ambiente di realt&agrave virtuale.
File