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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01092023-165413


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ONORATO, MARCO MARIA
URN
etd-01092023-165413
Titolo
IL MU 90 E LA MODALITA’ LASS: LWT ANTI-SURFACE SHIPS
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Carrieri, Marco
Parole chiave
  • siluro
Data inizio appello
19/01/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/01/2093
Riassunto
La pirateria marittima negli ultimi anni si è evoluta e sta entrando in una nuova fase: quella dei moderni attacchi eseguiti con precisione quasi militare condotti da malviventi ben ad-destrati in materia di navigazione, pianificazione di attacchi sofisticati ed utilizzo di armi.
Vi è sempre maggiore preoccupazione nell’immaginare una possibile cooperazione fra pirati e terroristi che potrebbe portare ad un significativo spostamento della minaccia terroristica verso obiettivi navali anche di tipo mercantile.
I gruppi terroristici potrebbero appropriarsi di tattiche navali prettamente piratesche e pren-dere il controllo del naviglio mercantile per portare a compimento i loro intenti distruttivi.
Le principali minacce in questo scenario, peraltro non così ipotetico, sono gli “LPG”, Lique-fied Petroleum Gas tanker, e gli “LNG”, Liquefied Natural Gas tanker, che, soggiogati al comando dei terroristi, potrebbero trasformarsi in bombe galleggianti da lanciare contro gremiti porti commerciali o turistici con devastanti conseguenze sulle infrastrutture, sull’ambiente e non ultimo sulle persone.
Diversi sono i metodi ad ora disponibili per contrastare queste minacce: fuoco d’artiglieria in primis, che potrebbe, tuttavia, facilmente provocare disastri ecologici difficilmente con-tenibili e perdita di vite umane in presenza di ostaggi; l’affondamento dell’unità tramite missili SS, “Surface-Surface”, con le stesse criticità espresse per il fuoco d’artiglieria; en-trambe lee soluzioni, inoltre, renderebbero impossibile la cattura dei soggetti responsabili della minaccia. L’esigenza operativa si concentra sposta sulla necessità di bloccare la navi-gazione della nave di superficie.
L’utilizzo del LWT in configurazione antinave non è un concetto totalmente innovativo: già diverse marine hanno valutato l’utilizzo del siluro leggero a questo fine.
I siluri leggeri per loro natura ed al contrario dei fratelli maggiori “pesanti”, non trasportano abbastanza esplosivo per affondare una nave; se utilizzati correttamente, tuttavia, essi pos-sono risultare ideali per neutralizzare gli organi di governo e propulsione della nave senza procurare effetti secondari irreparabili.
La maggior parte delle Marine a livello globale ha capacità ASW; per tale ragione l’utilizzo di queste armi contro obiettivi navali non richiederebbe la gestione di programmi di manu-tenzione aggiuntiva, supporto logistico dedicato e, più i generale, non comporterebbe ulte-riori costi per le forze armate.
Il siluro leggero più evoluto in uso alla nostra Forza Armata è senza dubbio il MU90.
Procederemo quindi con una approfondita descrizione funzionale ed operativa di questo siluro per poi analizzarne un eventuale utilizzo come LASS.
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