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• Herta Müller
• lager
• Alba Valech Capozzi
• Margarete Buber Neumann
• memoria
• ricordo
• testimonianza

Questa tesi sviluppa gli argomenti del ricordo, della memoria, dell’importanza di non dimenticare quello che è successo durante i regimi totalitari del XX secolo attraverso i libri di Herta Müller, Alba Valech Capozzi e Margarete Buber Neumann che hanno utilizzato le loro parole per raccontare i Gulag sovietici e i Lager nazisti.
Iniziando lo studio con un quadro storico sui Gulag, la tesi prosegue analizzando L’altalena del respiro di Herta Müller portando alla luce la vita nei campi. Analogamente l’analisi va avanti con il libro A 24029 di Alba Valech Capozzi che racconta la ferocia delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti, soprattutto per coloro che professavano la fede ebraica.
Dopo lo studio riservato a queste due scrittrici e testimoni della memoria, si apre un confronto tra Gulag e Lager che avviene grazie alle parole di Margarete Buber Neumann in Prigioniera di Stalin e Hitler che ha avuto la sfortuna di vivere entrambe le esperienze concentrazionarie: in un primo momento all’interno dei Gulag, in un secondo momento all’interno dei Lager.
La tesi conclude il suo studio concentrandosi sulla memoria, sul ricordo e sulla testimonianza; sull’importanza che hanno la parola e la scrittura quando si parla di regimi totalitari, sulla forza che può avere un racconto fatto dagli ex detenuti nello scuotere le persone in modo che possano conoscere e non ripetere più certi errori.