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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01092022-113636


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARRACO, LORENZO
URN
etd-01092022-113636
Titolo
Per un superamento dell'eredita' coloniale in Africa: il panafricanismo e la contemporaneita' di Kwame Nkrumah.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Tamburini, Francesco
Parole chiave
  • panafricanismo
  • Nkrumah
  • Africa
  • colonialismo
  • Stati Uniti d'Africa
  • panafricanism
  • Nkrumah
  • Africa
  • colonialism
  • United States of Africa
Data inizio appello
21/02/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il dibattito sviluppatosi in seno al panafricanismo produsse importanti divisioni in Africa, soprattutto tra il gruppo dei cosiddetti “gradualisti”, capeggiati dall’ivoriano Houphouët Boigny, e il gruppo dei “radicali”, i quali propendevano per un’unione continentale immediata. Il primo presidente del Ghana Kwame Nkrumah prospettò la nascita degli Stati Uniti d’Africa come soluzione all’artificiosità del continente, creando una struttura che delegasse a un’autorità centrale sovranazionale funzioni di politica economica e di politica estera e di difesa. Nonostante il processo di implementazione dell’ideologia panafricanista non abbia prodotto l’unione continentale, sfociando in un primo momento nell’istituzione dell’Organizzazione dell’unità africana (OUA), su una base puramente intergovernativa e, solo successivamente, nell’Unione Africana (UA), tentando di adottare strumenti più sovranazionali, il pensiero radicale di Nkrumah ha lasciato un’importante eredità in Africa, la quale emerge ancora oggi. L’Agenda 2063, The Africa We Want, ne è un esempio. Le teorie radicali di Nkrumah si pongono, quindi, come un ribaltamento dell’“afropessimismo”, delineando un approccio autenticamente africano alle problematiche africane, il quale risulta totalmente svincolato dai paradigmi eurocentrici e volto ad adattarsi efficacemente alla realtà del continente e alle sfide della globalizzazione.

The debate that developed within Pan-Africanism produced important divisions in Africa, especially between the group of so-called 'gradualists', led by the Ivorian Houphouët Boigny, and the group of 'radicals', who advocated an immediate continental union. Ghana's first president Kwame Nkrumah envisaged the birth of the United States of Africa as a solution to the continent's artificiality, creating a structure that would delegate economic, foreign and defence policy functions to a supranational central authority. Although the process of implementing the pan-Africanist ideology did not result in continental union, leading initially to the establishment of the Organization of African Unity (OAU) on a purely intergovernmental basis and only later to the African Union (AU), attempting to adopt more supranational instruments, Nkrumah's radical thought left an important legacy in Africa, which is still evident today. Agenda 2063, The Africa We Want, is one example. Nkrumah's radical theories are therefore a reversal of 'Afro-pessimism', outlining an authentically African approach to African problems, one that is totally untethered from Eurocentric paradigms and aimed at effectively adapting to the reality of the continent and the challenges of globalization.
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