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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01092020-144552


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
VICHI, ELEONORA
URN
etd-01092020-144552
Titolo
Valutazione di una casistica di pazienti affetta da disordine ipercontrattile dell’esofago (jackhammer esophagus): studio multicentrico italiano
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • jackhammer esophagus
  • esofago
  • disordini ipercontrattili esofagei
  • manometria ad alta risoluzione
Data inizio appello
28/01/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Background: Con l'avvento della manometria ad alta risoluzione (HRM) e successivamente della Chicago Classification, sono venute alla luce nuove diagnosi fra le quali il Jackhammer esophagus o esofago ipercontrattile. Non vi sono molte informazioni sull’epidemiologia e sulla terapia di questa condizione. La relazione tra la comparsa dei sintomi e le onde ipercontrattili non è sempre semplice. Lo scopo del nostro studio era di descrivere un’ampia coorte di pazienti con Jackhammer esophagus e di valutare la correlazione fra reperti manometrici e sintomi.
Matertiali e Metodi: Sono stati inclusi tutti i pazienti durante il 2019 osservati in tre centri terziari a livello nazionale (Pisa, Milano e Padova). Sono stati arruolati pazienti che avessero il 20% di deglutizioni ipercontrattili (integrale contrattile distale [DCI]> 8000 mm Hg-s-cm) su HRM. Sono stati esclusi i pazienti con deglutizioni premature o pazienti con un'altra diagnosi che spiegava i loro sintomi. La manometria è stata eseguita mediante 10 deglutizioni standard di 5 ml di acqua e tutte le anomalie sono state classificate in accordo con la Classificazione di Chicago (V3.0).
Risultati: Su un numero complessivo di circa 680 esami eseguiti sono stati identificati 34 pazienti (5%) con diagnosi di Jackhammer esophagus. Dei pazienti arruolati la maggior parte riferiva come sintomo predominante la disfagia (67.6%) con o senza dolore toracico (47.1%).
Mentre il sintomo del dolore toracico non risultava mai registrato durante un esame manometrico ma solo dall’anamnesi e non era mai correlato con la presenza di onde ipercontrattili, la disfagia era associata a valori più elevati di DCI delle deglutizioni ipercontrattili soprattutto in caso di alterata pressione intrabolo. Sono stati inoltre identificati tre sottotipi di Jackhammer: a prevalente contrazione del corpo esofageo (55.9%), a prevalente contrazione dello sfintere esofageo inferiore (LES) (5.9%) o misto (38.2%).
In tutti i pazienti con coinvolgimento dello sfintere esofageo inferiore (LES) si registrava disfagia. Circa il 26.5% presentava onde contrattili sincrone con gli atti respiratori.
Conclusioni: la diagnosi di disordine ipercontrattile della motilità ricorre in circa il 5% dei pazienti con sintomi esofagei che eseguono una manometria esofagea. La disfagia è il sintomo più frequentemente riportato. Sono stati identificati tre sottotipi di jackhammer e la presenza del coinvolgimento dello sfintere esofageo prevede una maggiore probabilità di disfagia come sintomo predominante associata ad aumento della pressione intrabolo.
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