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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01092014-204042


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANZO, STEFANIA
URN
etd-01092014-204042
Titolo
Trattamenti di priming ed osmopriming su alcune specie aromatiche
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Macchia, Mario
Parole chiave
  • priming
  • germinazione
Data inizio appello
27/01/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nell’ambito della tecnologia sementiera i trattamenti pre-germinativi di priming risultano essere di particolare utilità in molte specie vegetali, andando a diminuire il Tempo Medio di Germinazione (TMG) delle sementi, ad aumentare l’uniformità germinativa e la tolleranza dei semi a stress ambientali (quali stress salino e stress termico). Il priming è un processo di idratazione controllata attraverso l’imbibizione dei semi in acqua (nel caso dell’idropriming), in soluzioni osmotiche con sali inorganici o con molecole organiche come il Polietilenglicole (osmopriming), in soluzioni con fitormoni (priming ormonico) o con matrici organiche quali vermiculite e sabbia idratata (matric-priming), seguito da essiccazione. Avviene così l’attivazione degli eventi metabolici propri della germinazione senza raggiungere lo stadio dell’emissione radicale (il trattamento viene cioè interrotto prima che venga emessa la radichetta); in questo modo si permette una germinazione più rapida e uniforme. Gli effetti positivi del priming sulla germinazione di molte specie sono attribuibili, a livello biochimico, all’induzione di meccanismi di riparazione cellulare: la ripresa delle attività metaboliche è in grado di ripristinare l’integrità cellulare, attraverso la sintesi di acidi nucleici (DNA e RNA) e di proteine e apportare miglioramenti al sistema enzimatico antiossidante. Le tecniche di priming possono influenzare la conservabilità delle sementi, andando spesso a preservare la loro vitalità in condizioni di conservazione variabili, cioè a diversi intervalli di temperatura e umidità per determinati periodi di tempo.
In questo lavoro di tesi sono state effettuate delle prove di laboratorio per testare l’effetto di tre diversi trattamenti di priming sul tempo medio di germinazione e sulla germinabilità su semi di tre specie aromatiche: prezzemolo (Petroselinum crispum L.), aneto (Anethum graveolens L.) e maggiorana (Origanum majorana L.); i vari campioni di seme delle tre specie sono stati sottoposti ad idropriming per 7 giorni (prezzemolo) e 5 giorni (aneto e maggiorana), ad osmopriming con soluzione salina di KNO3 al 2% e 4% e con soluzione di PEG 6000 per una durata di 4, 8 e 12 giorni in capsule Petri; dopo ogni trattamento i semi sono stati essiccati a 30°C per 2 giorni prima di essere posti a germinare. I risultati delle prove hanno evidenziato che in prezzemolo la maggiore germinabilità si è avuta con l’idropriming (83%), in aneto con il trattamento con KNO3 al 2% per 4 giorni e nel testimone (96%), e in maggiorana nel testimone (64%); il Tempo Medio di Germinazione è diminuito con il trattamento con KNO3 al 4% per 12 giorni, KNO3 2% per 8 giorni e PEG 6000 e KNO3 al 2% di 12 giorni rispettivamente in prezzemolo, aneto e maggiorana. Dai vari trattamenti di priming si sono avute dunque risposte molto variabili, da attribuire sia alle caratteristiche intrinseche della specie che alla inevitabile variabilità delle sementi dovuta alle condizioni ambientali in cui è avvenuta la loro riproduzione, raccolta e conservazione.
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