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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01082014-231526


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BONARI, FRANCESCA
URN
etd-01082014-231526
Titolo
Costituzione di una banca di germoplasma di batteri micorrizosferici con attivita' PGP
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Dott. Agnolucci, Monica
relatore Prof. Giovannetti, Manuela
correlatore Dott. Guidi, Lucia
Parole chiave
  • plant- growth promoting rhizobacteria (PGPR)
Data inizio appello
27/01/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La rizosfera rappresenta il volume di terreno adiacente al sistema radicale di una pianta e caratterizzato dalla presenza di sostanze rilasciate dalle radici chiamate: essudati radicali, le cui variazioni esercitano una forte influenza sullo sviluppo della comunità rizosferica. In tale zona è presente un’alta densità microbica: batteri, attinobatteri e funghi simbionti, compresi i funghi micorrizici arbuscolari (AMF) che rappresentano la più comune forma di simbiosi micorrizica. Quando si parla di simbiosi micorrizica non si deve considerare solo l’interazione pianta-fungo ma anche la complessa comunità microbica associata. I batteri in grado di promuovere lo sviluppo micorrizico sono chiamati MHB (Mycorrhiza helper bacteria) e tra questi includiamo anche i PGPR, ossia un gruppo eterogeneo di batteri che colonizzano la rizosfera della pianta e ne promuovono la crescita attraverso diversi meccanismi.
Nell’ambito di tale tesi sono stati isolati i batteri associati alle spore del fungo micorrizico G. intraradices IMA 6 allo scopo di costituire una banca di germoplasma finalizzata alla loro applicazione biotecnologica in agricoltura sostenibile. L’analisi microbiologica è stata condotta utilizzando mezzi microbiologici specifici per le diverse tipologie batteriche: i batteri eterotrofi sono stati isolati sul TSA e TSAT, gli attinobatteri sul Waksman agar, i batteri chitinolitici sul mezzo minimo con chitina colloidale e i batteri azoto fissatori sull’N-free Winogradsky. I risultati di tale analisi hanno evidenziato una grande biodiversità soprattutto per gli attinobatteri e i batteri eterotrofi, i quali sono stati caratterizzati dal punto di vista morfologico e suddivisi in varie tipologie. Sulla base di questa caratterizzazione morfologica, sono stati selezionati alcuni batteri eterotrofi e attinobatteri mentre sono stati scelti tutti i chitinolitici e gli azoto fissatori. Dopo una preliminare messa a punto dei protocolli di screening i batteri selezionati sono stati analizzati per determinati caratteri PGP quali la produzione di siderofori, la produzione di fitormoni, l’attività fosfatasica e fitasica. I risultati ottenuti hanno permesso di evidenziare che il maggior numero di isolati con caratteristiche PGP appartengono ai gruppi funzionali: attinobatteri, chitinolici ed azoto fissatori. Ciò sottolinea l’importanza dell’impiego di mezzi selettivi specifici unitamente a mezzi generici per la ricerca di microrganismi con particolari caratteri tecnologici.

Le capacità di tali batteri PGP potrebbero essere applicate in agricoltura sostenibile come potenziali “biofertilizzanti” rappresentando una valida alternativa ai fertilizzanti chimici o pesticidi. I biofertilizzanti possono promuovere lo sviluppo della pianta e, al tempo stesso, ridurre l’impatto negativo sull’ambiente. Inoltre i PGPB svolgono un’importante azione di biocontrollo nei confronti dei patogeni vegetali.
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