logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01082014-144930


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
LUISON, MICHELA
URN
etd-01082014-144930
Titolo
Invito a casa Bruschi: proposte per un laboratorio didattico.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERE
Relatori
relatore Chiarlo, Carlo Roberto
Parole chiave
  • didattica museale
  • casa-museo
Data inizio appello
10/02/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Invito a casa Bruschi: idea per un laboratorio didattico

La volontà di realizzare un progetto di tesi incentrata su un laboratorio didattico all’interno di una casa museo, nasce essenzialmente dalla grande passione da un lato per l’arte intesa nel suo significato più ampio, comprendente ogni tipo tipo di produzione umana che conduce a forme creative di espressione estetica, e dall’altro per la didattica (dal greco διδακτικός, atto ad istruire) intesa come scienza formativa e potente strumento di comunicazione.
Da qui parte quella che si propone essere un’indagine approfondita che prende in esame in primis l’idea, il significato stesso della didattica, concepita come scienza, il suo profondo legame con il mondo dell’arte, e conseguentemente con quello del museo; in seguito va ad analizzare il mondo del museo, le sue origini, la sua evoluzione da contenitore delle diverse collezioni a strumento di forte impatto comunicativo e sociale . In seguito si prende in esame quella che appare come una tipologia particolare di museo: la casa museo, la nostra realtà , il nostro ambito di lavoro dove quello che di più privato, personale diventa parte integrante del percorso espositivo .
Prendendo in esame brevemente la complessa e variegata natura delle case museo si arriva alla nostra singolare realtà: la casa-museo di Ivan Bruschi.
Percorrendo la biografia di Ivan Bruschi si cercherà di delinearne la personalità, intensamente eclettica, e di autentico collezionista al fine di comprendere sino in fondo quanto l’indole del personaggio abbia determinato la natura del museo.
Partendo precisamente dall'eccezionale e inconsueta realtà museale, si procederà con una breve disamina del concetto, natura e delle diverse tipologie del laboratorio didattico, designato ad essere strumento duttile e propedeutico per comunicare il museo e coivolgere un pubblico sempre più eterogeneo. Sarà proprio il Laboratorio Didattico il mezzo prescelto per sviluppare un percorso didattico nell'ambito della nostra Casa-Museo.
Prima di individuare e proporre varie idee e soluzioni per un laboratorio didattico, si rende necessario proporre un’analisi del pubblico dei musei, per la sua eterogeneità e per le sue esigenze per poi individuare quello che potrebbe essere il destinatario del nostro o dei nostri laboratori didattici.
Definito a grandi linee il quadro di riferimento, si prenderà in considerazione un elemento determinante: l’interdipendenza tra il museo, in particolare la casa-museo, e l’istituzione scuola; non si può immaginare alcun progetto educativo rivolto ai più giovani nel contesto museo senza la necessaria e preliminare mediazione della scuola.
Essenziale sarà allora definire il ruolo dell’istituzione scuola nel processo di Comunicazione-Apprendimento messo in atto all’interno del museo.
Dopo queste considerazioni si procederà con l’esposizione delle nostre due proposte per un progetto didattico all’interno della Casa-Museo di Ivan Bruschi.
Entrambe le proposte sono destinate ai più giovani, pubblico alquanto particolare ma oltremodo ricettivo e reattivo.
I più recenti studi di pedagogia dell'arte sono concordi nel sostenere che i bambini, a differenza degli adulti che nell'avvicinarsi al museo sono condizionati dall'approccio di quando erano alunni (l’arte deve essere spiegata occorre conoscere una serie di interpretazioni) i bambini si dimostrano molto ricettivi nei confronti dell'arte o del museo a patto di riuscire a suscitare la loro curiosità, stimolare la capacità di osservare, istituire confronti, porsi domande e costruire ipotesi.
Questo di fatto spiega la nostra scelta e prefigura l’idea di un progetto didattico che faccia del museo un luogo di esplorazione e scoperta e di emozioni necessarie all'apprendimento. A tal fine sarà opportuno selezionare aree limitate evitando di fornire un numero eccessivo di informazioni, ma indirizzando l’attenzione verso ciò che i bambini trovano più curioso e accattivante, favorendo un’immediata e naturale comprensione e memorizzazione.
Nell'ambito della collezione di Ivan Bruschi, quello che potrebbe essere funzionale in termini di didattica e comunicazione, è il nucleo di oggetti di arte popolare raccolti ed esposti sapientemente in quella che era una vecchia cantina.
I nostri piccoli fruitori avrebbero l’opportunità di vedere gli "antenati" di alcuni oggetti familiari tuttora in uso ma anche la possibilità di lanciarsi in ipotesi circa la funzione degli oggetti "sconosciuti".
Un' ulteriore idea per un laboratorio didattico ha preso spunto da un progetto finanziato dalla Fondazione Ivan Bruschi, incentrato sul collezionismo archeologico ottocentesco ed in particolar modo verso una classe di materiali legati al territorio: la ceramica sigillata di cui alcuni esempi sono presenti nella nostra Casa Museo .
Il laboratorio didattico, in questo caso, offrirà la possibilità di ripercorrere in linea diacronica, la storia di alcuni utensili ancor oggi presenti nelle nostre case con cui i piccoli fruitori sono direttamente a contatto, partendo proprio dagli antenati di tali oggetti.
Dopo aver illustrato quelli che sono i due progetti e dopo alcune considerazioni sull'importanza dei nuovi strumenti multimediali applicati alla didattica museale si procederà con le dovute e conclusive riflessioni.
File