Tesi etd-01072023-191028 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASANDRA, ARIANNA
URN
etd-01072023-191028
Titolo
La realta' dei Gulag tra fonte storica e testimonianza letteraria: il caso dell'Altalena del respiro di Herta Müller
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore David, Emilia
Parole chiave
- autofiction
- biofiction
- censorship
- censura
- esilio
- exile
- Gulag
- Herta Müller
- l'altalena del respiro
- lager
- Oskar Pastior
- Romania
- securitate
- Unione Sovietica
- URSS
- USSR
Data inizio appello
02/02/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro si propone di analizzare, la realtà dei Gulag sovietici: campi di concentramento creati e gestiti dal regime sovietico, con la principale funzione di portare avanti una vera e propria politica del terrore, praticata per mantenere il potere e il controllo su tutta la società russa e non solo.
Attraverso la produzione letteraria di Herta Müller, scrittrice romena di origine tedesca perseguitata dalla securitate romena per non aver collaborato in qualità di spia con il regime comunista, si delinea il periodo storico della dittatura di Ceaușescu.
“L’altalena del respiro” di Herta Müller, fa luce su un evento – poco conosciuto e studiato – cominciato nei primi mesi del 1945, quando, per ordine sovietico, inizia la deportazione della minoranza tedesca romena nei campi di lavoro forzato ucraini e russi. Grazie alle memorie e ai ricordi dei sopravvissuti, soprattutto quelli della madre e del poeta romeno di origini tedesche Oskar Pastior, l’autrice descrive la realtà dei lager attraverso gli occhi di un ragazzo di diciassette anni, Leopold Auberg.
Altri autori, come Aleksandr Isaevič Solženicyn e Olga Adamova-Sliozberg, cercano di dare voce alle esperienze dei deportati sopravvissuti, trasformando la loro memoria individuale in memoria collettiva.
This work aims to analyze the reality of the Soviet Gulags: concentration camps created and managed by the Soviet regime, with the main function of carrying out a real policy of terror, practiced to maintain power and control over the whole of Russian society.
The historical period of Ceaușescu's dictatorship is outlined trough the literary production of Herta Müller, a Romanian writer of German origin persecuted by the Romanian securitate for not having collaborated as a spy with the communist regime.
Herta Müller's “Atemschaukel” sheds light on an event - little known and studied - which began in the early months of 1945, when, for Soviet order, the deportation of the Romanian German minority to Ukrainian and Russian forced labor camps began. Thanks to the memories of the survivors, especially those of the mother and the Romanian poet of German origins Oskar Pastior, the author describes the reality of the Gulags through the eyes of a seventeen-year-old boy, Leopold Auberg.
Other authors, such as Aleksandr Isaevič Solženicyn and Olga Adamova-Sliozberg, try to give voice to the experiences of the surviving deportees, transforming their individual memory into collective memory.
Attraverso la produzione letteraria di Herta Müller, scrittrice romena di origine tedesca perseguitata dalla securitate romena per non aver collaborato in qualità di spia con il regime comunista, si delinea il periodo storico della dittatura di Ceaușescu.
“L’altalena del respiro” di Herta Müller, fa luce su un evento – poco conosciuto e studiato – cominciato nei primi mesi del 1945, quando, per ordine sovietico, inizia la deportazione della minoranza tedesca romena nei campi di lavoro forzato ucraini e russi. Grazie alle memorie e ai ricordi dei sopravvissuti, soprattutto quelli della madre e del poeta romeno di origini tedesche Oskar Pastior, l’autrice descrive la realtà dei lager attraverso gli occhi di un ragazzo di diciassette anni, Leopold Auberg.
Altri autori, come Aleksandr Isaevič Solženicyn e Olga Adamova-Sliozberg, cercano di dare voce alle esperienze dei deportati sopravvissuti, trasformando la loro memoria individuale in memoria collettiva.
This work aims to analyze the reality of the Soviet Gulags: concentration camps created and managed by the Soviet regime, with the main function of carrying out a real policy of terror, practiced to maintain power and control over the whole of Russian society.
The historical period of Ceaușescu's dictatorship is outlined trough the literary production of Herta Müller, a Romanian writer of German origin persecuted by the Romanian securitate for not having collaborated as a spy with the communist regime.
Herta Müller's “Atemschaukel” sheds light on an event - little known and studied - which began in the early months of 1945, when, for Soviet order, the deportation of the Romanian German minority to Ukrainian and Russian forced labor camps began. Thanks to the memories of the survivors, especially those of the mother and the Romanian poet of German origins Oskar Pastior, the author describes the reality of the Gulags through the eyes of a seventeen-year-old boy, Leopold Auberg.
Other authors, such as Aleksandr Isaevič Solženicyn and Olga Adamova-Sliozberg, try to give voice to the experiences of the surviving deportees, transforming their individual memory into collective memory.
File
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TesiMagi...25105.pdf | 3.00 Mb |
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