Tesi etd-01072021-110209 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LEPRI, VITTORIA
URN
etd-01072021-110209
Titolo
Ecografia toracica nella polmonite da SARS-CoV-2: ruolo nel monitoraggio del paziente ospedalizzato e nel percorso di follow-up
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Ghiadoni, Lorenzo
Parole chiave
- COVID-19
- ecografia toracica
- linee B
- LUS
- pneumonia
- polmonite
- SARS-CoV-2
Data inizio appello
26/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/01/2091
Riassunto
Background. La pandemia causata da SARS-CoV-2 ha messo a dura prova i sistemi sanitari di tutto il mondo. L’infezione da SARS-CoV-2 causa una malattia sistemica (COVID-19) che si manifesta con differenti quadri clinici, da una polmonite lieve-moderata, fino ad arrivare a forme più severe con insufficienza respiratoria acuta e coinvolgimento multiorgano. L’ecografia polmonare (LUS) è una metodica che è stata utilizzata nella pandemia per valutare “bed-side” l’impegno polmonare nel COVID-19.
Scopo. L’obiettivo primario di questo studio è stato quello di descrivere l’evoluzione dei pattern ecografici della polmonite COVID-19 durante il primo follow-up (a 3 mesi dalla dimissione ospedaliera) utilizzando la LUS con una metodica standardizzata e uno score numerico. Inoltre, i risultati dell’impegno polmonare valutati con la LUS sono stati confrontati con quelli ottenuti con la tomografia computerizzata ad alta risoluzione (HRCT) del torace.
Pazienti e metodi. L’indagine è stata condotta su 162 pazienti con diagnosi di COVID-19 (tramite RT-PCR) ricoverati presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) che hanno partecipato al follow-up a 3 mesi dalla dimissione nell’arco temporale da marzo a novembre 2020.
Il follow-up comprendeva esami ematochimici, visita pneumologica, HRCT del torace e LUS. La metodologia ecografica impiegata sia durante la degenza che al follow-up prevedeva l’analisi di 16 spazi permettendo di mappare accuratamente tutte le aree del torace e calcolare uno score ecografico in base all’impegno polmonare sia dal punto di vista qualitativo (segni di interessamento pleurico, interstiziale o pattern consolidativi) che quantitativo (numero di sedi impegnate, con punteggio crescente in base al grado di deareazione polmonare). Un aspetto peculiare è rappresentato dal cosiddetto light-beam che definisce l’alta probabilità di diagnosi di polmonite da SARS-CoV-2.
Risultati. I risultati di questa tesi mostrano che il LUS score medio si riduce in maniera significativa (p < 0,001) nel confronto fra ecografie eseguite durante il ricovero ed ecografie di follow-up. In generale, nei pazienti reclutati in questa tesi è stata osservata la scomparsa del light beam, confermando che la sua presenza è tipica della fase acuta del COVID-19. Le linee B confluenti permangono, in misura ridotta, solo nel 14,2% dei pazienti al follow-up. Il 59,9% dei pazienti ha presentato un esame ecografico completamente negativo (LUS score ≤ 4, valore di mediana) al follow-up. Coloro che invece hanno un LUS score > 7 (che identifica il 75° percentile) al follow-up sono anche quei pazienti con età media maggiore, degenza maggiore e con comorbilità.
Infine, confrontando i dati LUS con quelli della HRCT del torace abbiamo osservato che il 96% delle HRCT negative corrispondeva ad un LUS ≤ 7, dimostrando un’ottima concordanza fra le due metodiche.
Conclusioni. Il follow-up ecografico a 3 mesi dalla dimissione dei pazienti ricoverati per COVID-19 ha mostrato una risoluzione completa del quadro polmonare in più della metà dei pazienti. L’età avanzata, le comorbilità, la maggior durata della degenza ospedaliera correlano con un peggior LUS score (> 7) al follow-up. Inoltre, è stata osservata la scomparsa dei pattern ecografici tipici della fase acuta quali il light beam e le linee B confluenti. Infine è stata dimostrata una buona concordanza fra i reperti TC e LUS. I risultati di questa tesi suggeriscono che una metodica standardizzata della LUS possa essere di supporto per il follow-up dei pazienti COVID-19, limitando l’utilizzo della TC.
Scopo. L’obiettivo primario di questo studio è stato quello di descrivere l’evoluzione dei pattern ecografici della polmonite COVID-19 durante il primo follow-up (a 3 mesi dalla dimissione ospedaliera) utilizzando la LUS con una metodica standardizzata e uno score numerico. Inoltre, i risultati dell’impegno polmonare valutati con la LUS sono stati confrontati con quelli ottenuti con la tomografia computerizzata ad alta risoluzione (HRCT) del torace.
Pazienti e metodi. L’indagine è stata condotta su 162 pazienti con diagnosi di COVID-19 (tramite RT-PCR) ricoverati presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) che hanno partecipato al follow-up a 3 mesi dalla dimissione nell’arco temporale da marzo a novembre 2020.
Il follow-up comprendeva esami ematochimici, visita pneumologica, HRCT del torace e LUS. La metodologia ecografica impiegata sia durante la degenza che al follow-up prevedeva l’analisi di 16 spazi permettendo di mappare accuratamente tutte le aree del torace e calcolare uno score ecografico in base all’impegno polmonare sia dal punto di vista qualitativo (segni di interessamento pleurico, interstiziale o pattern consolidativi) che quantitativo (numero di sedi impegnate, con punteggio crescente in base al grado di deareazione polmonare). Un aspetto peculiare è rappresentato dal cosiddetto light-beam che definisce l’alta probabilità di diagnosi di polmonite da SARS-CoV-2.
Risultati. I risultati di questa tesi mostrano che il LUS score medio si riduce in maniera significativa (p < 0,001) nel confronto fra ecografie eseguite durante il ricovero ed ecografie di follow-up. In generale, nei pazienti reclutati in questa tesi è stata osservata la scomparsa del light beam, confermando che la sua presenza è tipica della fase acuta del COVID-19. Le linee B confluenti permangono, in misura ridotta, solo nel 14,2% dei pazienti al follow-up. Il 59,9% dei pazienti ha presentato un esame ecografico completamente negativo (LUS score ≤ 4, valore di mediana) al follow-up. Coloro che invece hanno un LUS score > 7 (che identifica il 75° percentile) al follow-up sono anche quei pazienti con età media maggiore, degenza maggiore e con comorbilità.
Infine, confrontando i dati LUS con quelli della HRCT del torace abbiamo osservato che il 96% delle HRCT negative corrispondeva ad un LUS ≤ 7, dimostrando un’ottima concordanza fra le due metodiche.
Conclusioni. Il follow-up ecografico a 3 mesi dalla dimissione dei pazienti ricoverati per COVID-19 ha mostrato una risoluzione completa del quadro polmonare in più della metà dei pazienti. L’età avanzata, le comorbilità, la maggior durata della degenza ospedaliera correlano con un peggior LUS score (> 7) al follow-up. Inoltre, è stata osservata la scomparsa dei pattern ecografici tipici della fase acuta quali il light beam e le linee B confluenti. Infine è stata dimostrata una buona concordanza fra i reperti TC e LUS. I risultati di questa tesi suggeriscono che una metodica standardizzata della LUS possa essere di supporto per il follow-up dei pazienti COVID-19, limitando l’utilizzo della TC.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |