Tesi etd-01072020-160655 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SORIANI, SARA
URN
etd-01072020-160655
Titolo
La stigmatizzazione dopo il carcere
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Borghini, Andrea
Parole chiave
- carcere
- perpetua prigionizzazione
- stigma
Data inizio appello
27/01/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/01/2090
Riassunto
Dagli anni ’60 per la sociologia e l’antropologia è diventato oggetto di studio il fenomeno sociale della stigmatizzazione, il quale comporta l’attribuzione di una connotazione negativa a un membro o a un gruppo della comunità, con l’intento di discriminare ed emarginare.
Lo stigma è un pregiudizio, comportante l’alienazione di particolari categorie di individui. Goffman, a questo proposito, individua tre possibili categorizzazioni di stigma: stigma per deformazioni del corpo, stigma tribale e stigma per imperfezioni caratteriali.
L’intento di questa tesi è quello di indagare lo stigma inerente alle imperfezioni caratteriali, nello specifico quelle conseguenti a una carcerazione.
L’elaborato inizia con un approfondimento sociologico sul concetto di stigma, partendo dai precursori fino ad arrivare ai giorni nostri.
La seconda parte consta di una ricostruzione dell’ambiente carcerario come fonte di perpetua prigionizzazione, ovvero il persistere di consuetudini e comportamenti quotidiani, costituenti la cultura generale del carcere, al di fuori delle sue barriere fisiche.
Infine, la terza parte prevede un approfondimento empirico qualitativo con la conduzione di interviste semi-strutturate, alle quali si sono sottoposti due ex detenuti, con l’obiettivo di indagare il bagaglio emotivo e culturale con il quale convive una persona che ha avuto contatti con l’ambiente penitenziario. Ho svolto, successivamente, interviste con i responsabili di enti preposti a diminuire il gap tra “il dentro e il fuori”, cercando di indagare circa l’esistenza di possibili strumenti che possano contribuire a ridurlo.
Lo stigma è un pregiudizio, comportante l’alienazione di particolari categorie di individui. Goffman, a questo proposito, individua tre possibili categorizzazioni di stigma: stigma per deformazioni del corpo, stigma tribale e stigma per imperfezioni caratteriali.
L’intento di questa tesi è quello di indagare lo stigma inerente alle imperfezioni caratteriali, nello specifico quelle conseguenti a una carcerazione.
L’elaborato inizia con un approfondimento sociologico sul concetto di stigma, partendo dai precursori fino ad arrivare ai giorni nostri.
La seconda parte consta di una ricostruzione dell’ambiente carcerario come fonte di perpetua prigionizzazione, ovvero il persistere di consuetudini e comportamenti quotidiani, costituenti la cultura generale del carcere, al di fuori delle sue barriere fisiche.
Infine, la terza parte prevede un approfondimento empirico qualitativo con la conduzione di interviste semi-strutturate, alle quali si sono sottoposti due ex detenuti, con l’obiettivo di indagare il bagaglio emotivo e culturale con il quale convive una persona che ha avuto contatti con l’ambiente penitenziario. Ho svolto, successivamente, interviste con i responsabili di enti preposti a diminuire il gap tra “il dentro e il fuori”, cercando di indagare circa l’esistenza di possibili strumenti che possano contribuire a ridurlo.
File
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