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La tesi intende indagare il lavoro in Sicilia di Danilo Dolci alla luce della sociologia della nonviolenza e del modello di sviluppo da lui proposto. L'opera di Dolci si inserisce nel campo internazionale di una sperimentazione teorico-pratica di uno sviluppo alternativo al modello industriale dominante. Il lavoro di Dolci è confrontato con quello di Gandhi e Kumarappa in India. La filosofia e il metodo nonviolento, insieme alla valorizzazione di uno sviluppo rurale ed endogeno fanno dell'India e della Sicilia gli unici esempi mondiali di un tentativo di sviluppo territoriale nonviolento. La proposta di tesi approfondisce inoltre il dibattito sociologico internazionale sull'ecologia e l'approccio orientato all'auto-realizzazione, e l'influenza che il pensiero di Danilo Dolci ebbe sul giovane Johan Galtung, suo amico e collaboratore durante gli anni della gioventù.