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La tesi nasce dal desiderio di approfondire le peculiarità del teatro spagnolo negli anni del franchismo. In particolare, nel lavoro viene analizzata una delle opere teatrali più significative dell'epoca: "La muralla", scritta da Joaquín Calvo Sotelo e rappresentata per la prima volta nel 1954. Nella tesi si offre un inquadramento del teatro spagnolo del dopoguerra e dei più importanti aspetti sociali e politici che caratterizzano quel periodo. Utili a comprendere le peculiarità del fenomeno teatrale dell'epoca franchista sono, infatti, da una parte l'analisi dei valori culturali favoriti dal regime, dall'altra la osservazione dei suoi tratti politici. Nell'elaborato quindi si è potuto osservare come la principale forma di teatro consentita fosse quella pensata per intrattenere e far divertire il pubblico borghese. Anche "La muralla" si colloca entro questo contesto. Ma ciò che rende interessante l’opera di Calvo Sotelo è l'aver tratato gli strascichi che la Guerra Civile ha lasciato nella società del dopoguerra. Tutta la vicenda si costruisce attorno al furto di terre e beni da parte di coloro che hanno combattuto nella fazione franchista e ha un altissimo valore simbolico se compreso all'interno dell'asfittico dibattito politico dell'epoca. Una ulteriore peculiarità del teatro di Calvo Sotelo sta nella capacità di trascinare il lettore e lo spettatore all'interno di una società borghese presentata nella sua corruzione e ipocrisia.