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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01062008-194052


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BARBERINI, SARA
URN
etd-01062008-194052
Titolo
Coltura in vitro mixotrofica ed autotrofica di Echinacea angustifolia D.C. e Passiflora incarnata L.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
Relatore Dott. Lucchesini, Mariella
Relatore Prof.ssa Mensuali, Anna
Parole chiave
  • echinacea
  • autotrofia
  • coltura in vitro
  • passiflora
Data inizio appello
24/01/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
24/01/2048
Riassunto
RIASSUNTO


Negli ultimi anni si è assistito ad una riscoperta delle piante officinali e ciò è dimostrato da una costante crescita della domanda e dall’aumento delle superfici coltivate. Contemporaneamente si è assistito anche all’introduzione di tecniche di micropropagazione per queste specie, soprattutto per quelle che presentano problemi di propagazione con i metodi tradizionali, che presentano cicli colturali lunghi e complessi o che necessitano di notevoli quantità di materiale per la estrazione dei principi attivi in esse contenute. Fra queste vi sono sicuramente Echinacea angustifolia D.C. e Passiflora incarnata L., le due specie oggetto di questa tesi. Entrambe sono piante originarie del nord America, largamente usate dalla popolazione nativa per le loro indubbie proprietà medicinali, ma che stanno riscontrando un consenso sempre più largo anche in Europa.
Nel presente lavoro si è cercato di mettere a punto un protocollo non convenzionale di micropropagazione che consentisse alle piante micropropagate di Echiancea e Passiflora di poter svolgere l’attività fotosintetica anche durante la coltura in vitro; da due decenni a questa parte, infatti, numerosi lavori sono stati fatti in questa direzione ottenendo dei risultati spesso positivi. Tuttavia nessun esperimento di questo genere era riportato per queste due specie o comunque per specie ad interesse medicinale.
Due tipi di esperimenti sono stati effettuati sulle due specie: nel primo è stato testato l’effetto della diversa concentrazione zuccherina nei mezzi di coltura, portando le piante in condizioni eterotrofe (carboidrati provenienti totalmente dal mezzo agarizzato), mixotrofiche (poco zucchero fornito nel mezzo) e autotrofiche (assenza di zucchero nel mezzo).
Nel secondo caso è stato sviluppato un sistema di coltura “microponica” con condizioni di ventilazione del substrato liquido e utilizzando per sostenere le plantule dei supporti inerti analogamente a quanto viene fatto nelle colture fuori suolo . Entrambe gli esperimenti sono stati effettuati durante la fase di radicazione. L’attività fotosintetica è stata studiata sviluppando dei sistemi di campionamento della componente gassosa all’interno dei vasi di coltura e di analisi gascromatografica dell’ anidride carbonica. I risultati mostrano la possibilità di crescita delle plantule in sistemi autotrofici, condizioni che risulterebbero migliori per una successiva acclimatazione delle piante ex vitro, sebbene in condizioni mixotrofiche gli espianti tendano ad utilizzare preferenzialmente lo zucchero dato nei mezzi.
In condizione di ventilazione forzata e con supporti in cellulosa le due specie hanno mostrato comunque una maggior capacità fotosintetica e una morfologia più simile a quella delle piante coltivate con metodi tradizionali.
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