• Realtà aumentata
• Valorizzazione del vino
• Video 360°

In ambito enologico, come negli altri settori commerciali legati al mondo alimentare e non, le tecnologie produttive sono in continua evoluzione. Tale processo ha la finalità ultima di creare un prodotto o un servizio unico e indispensabile che possa soddisfare le esigenze del consumatore.

Nella maggior parte dei casi però è necessario che tale creazione sia supportata da un’adeguata comunicazione, che ha il compito di individuare il target di persone che vogliono soddisfare le proprie esigenze. In questo modo, si crea un messaggio che riesca ad esaltare il prodotto e a renderlo comprensibile e accattivante agli occhi del futuro acquirente.

Gli esperti del settore marketing e comunicazione si avvalgono di molti strumenti, che variano in funzione al bersaglio da colpire ma anche a seconda della tipologia di prodotto. Tale processo deve creare un’aspettativa adeguata, così da evitare di creare delusione con l’eventuale perdita del cliente o semplicemente di incorrere nello spreco di risorse utilizzate.

Le tecniche a disposizione, come l’uso delle immagini, devono però incrociarsi con il mezzo di divulgazione utilizzato. Attualmente i canali più utilizzati sono quelli del web e del social; di conseguenza chi lavora in questo settore deve aver ben chiaro come funzionano queste piattaforme e come elaborare il materiale acquisito per renderlo fruibile al maggior numero di persone che si desidera raggiungere.

In questo elaborato di tesi, mi focalizzerò principalmente sulla “Realtà Aumentata”, questo con lo scopo di poter far rivivere al consumatore il contesto dove sorgono i vigneti che durante la primavera e l’estate generano il frutto da cui poi viene originato il vino.

Andrò a valutare come questa interazione possa alterare il giudizio del consumatore durante la degustazione e i possibili effetti di valorizzazione e fidelizzazione sul prodotto.

Infine, l’interazione con un video a 360° non andrà a sostituirsi, come molti possono pensare, all’esperienza fisica che un turista eno-gastronomico può vivere visitando le aree vocate, ma anzi, tale esperienza può essere considerata come una “preview” accattivante che può stimolare chi interagisce con esso a visitare queste splendide zone.