Tesi etd-01052023-175021 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GIANNINI, VITTORIA
URN
etd-01052023-175021
Titolo
Il Partenariato pubblico-privato: ricostruzione, analisi e prospettive future
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Azzena, Luisa
Parole chiave
- partenariato pubblico privato
- PPP
Data inizio appello
01/02/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La presente tesi mira ad analizzare in una prospettiva critica il partenariato pubblico-privato (P.P.P), ossia quel fenomeno giuridico di collaborazione tra il settore pubblico e privato volto, in linea generale, al finanziamento, costruzione e gestione di un’opera pubblica o di pubblica utilità ovvero alla fornitura di un servizio pubblico.
Il primo capitolo è dedicato alla ricostruzione del contesto storico dell’istituto. Il PPP nasce dalle elaborazioni comunitarie dei primi anni duemila, in particolare con il Libro verde della Commissione del 30 aprile 2004 relativo al “Partenariato pubblico privato ed al diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni”. Il ricorso a forme di PPP si rivela particolarmente duttile e utile, poiché capace di conciliare interessi pubblici e privati nel perseguimento di un interesse comune, consentendo, inoltre, a fronte di una corretta allocazione dei rischi in capo al privato, una classificazione off balance dell’operazione Il secondo capitolo invece analizza il recepimento dell’istituto in Italia, prima nel Codice del 2006 (D.Lgs. 163/2006) con il terzo correttivo (D.Lgs.152/2008), e successivamente nel vigente Codice, D.Lgs. 50/2016. Tuttavia, data la complessità dell’operazione, derivante dalla pluralità di soggetti che vi prendono parte, dalle scarse competenze tecniche interne all’amministrazione e da una disciplina normativa non sempre chiara, l’istituto del PPP in Italia non è mai realmente decollato. Infine l’ultimo capitolo si sofferma sulle più recenti novità. Da un lato il PNRR, all’interno del quale PPP si presenta sia come moltiplicatore di risorse, capace di garantire ulteriori finanziamenti e soprattutto sia come istituto trasversale, idoneo ad essere adottato nell’ambito di più missioni. Dall’altro lato alla luce della recente legge delega del 21 giugno 2022 n. 78 per la riforma del codice dei contratti pubblici e dello schema definitivo del Codice il legislatore mira a rilanciare il PPP, attraverso una disciplina più chiara e semplice, capace di essere realmente attrattiva per il settore pubblico e gli operatori privati.
Il primo capitolo è dedicato alla ricostruzione del contesto storico dell’istituto. Il PPP nasce dalle elaborazioni comunitarie dei primi anni duemila, in particolare con il Libro verde della Commissione del 30 aprile 2004 relativo al “Partenariato pubblico privato ed al diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni”. Il ricorso a forme di PPP si rivela particolarmente duttile e utile, poiché capace di conciliare interessi pubblici e privati nel perseguimento di un interesse comune, consentendo, inoltre, a fronte di una corretta allocazione dei rischi in capo al privato, una classificazione off balance dell’operazione Il secondo capitolo invece analizza il recepimento dell’istituto in Italia, prima nel Codice del 2006 (D.Lgs. 163/2006) con il terzo correttivo (D.Lgs.152/2008), e successivamente nel vigente Codice, D.Lgs. 50/2016. Tuttavia, data la complessità dell’operazione, derivante dalla pluralità di soggetti che vi prendono parte, dalle scarse competenze tecniche interne all’amministrazione e da una disciplina normativa non sempre chiara, l’istituto del PPP in Italia non è mai realmente decollato. Infine l’ultimo capitolo si sofferma sulle più recenti novità. Da un lato il PNRR, all’interno del quale PPP si presenta sia come moltiplicatore di risorse, capace di garantire ulteriori finanziamenti e soprattutto sia come istituto trasversale, idoneo ad essere adottato nell’ambito di più missioni. Dall’altro lato alla luce della recente legge delega del 21 giugno 2022 n. 78 per la riforma del codice dei contratti pubblici e dello schema definitivo del Codice il legislatore mira a rilanciare il PPP, attraverso una disciplina più chiara e semplice, capace di essere realmente attrattiva per il settore pubblico e gli operatori privati.
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