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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01052023-004625


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GUADAGNUCCI, VALERIO MASSIMO
URN
etd-01052023-004625
Titolo
Il regime di trasparenza fiscale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bellé, Brunella
Parole chiave
  • trasparenza fiscale
  • società di persone
  • società di capitali
  • Srl a ristretta base proprietaria
  • cooperative
  • Controlled Foreign Companies (Cfc)
  • imputazione
  • reddito
  • utili
  • perdite
  • responsabilità
  • accertamento
  • dichiarazione
  • litisconsorzio
Data inizio appello
01/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/02/2093
Riassunto
La finalità dell’elaborato è quello di analizzare il regime fiscale della tassazione per trasparenza, il quale rappresenta per le società di persone il regime naturale mentre per le società di capitali rappresenta un regime opzionale. In questa sede si cercherà di approfondire questo regime fiscale, mettendo in evidenza le differenze applicative che sussistono a seconda dei soggetti che vi vengono sottoposti.
Con il termine “trasparenza fiscale” viene individuto il sistema di tassazione dei redditi per mezzo del quale il soggetto possessore dei redditi diventa trasparente agli occhi del Fisco, con la conseguenza che su questo soggetto “trasparente” non sorgeranno obbligazioni di carattere tributario.
Nel primo capitolo è stata analizzata la disciplina fiscale delle società di persone, per le quali l’imputazione per trasparenza costituisce il metodo ordinario. Al fine di rendere quanto più completa l’analisi si è partiti con una ricostruzione dell’iter storico–normativo di questo regime, partendo dalla sua prima formalizzazione, avvenuta col Regio Decreto del 30 dicembre 1923, n. 3062. In seguito, sono state analizzate singolarmente le diverse tipologie di società di persone e gli enti ad esse assimilati così da poter mettere in rilievo le peculiarità dei singoli tipi in rapporto con la trasparenza. Si è poi dato conto delle modalità con cui viene determinato il reddito da imputare per trasparenza ai soci. Infine, viene considerata la rilevante questione della modifica della compagine societaria e del modo in cui questa impatta sull’imputazione del risultato economico.
Nel secondo capitolo, dedicato alle società di capitali ex articolo 115 TUIR, sono state innanzitutto evidenziate le ragioni che hanno indotto il legislatore tributario, in occasione della c.d. riforma Tremonti, ad estendere, in via opzionale, il regime di trasparenza fiscale anche alle grandi società di capitali a loro volta partecipate da altre società di capitali, prestando particolare attenzione ai requisiti soggettivi, oggettivi e territoriali necessari per accedere al regime. Proseguendo oltre, è stato esaminato dettagliatamente il modo in cui le società di capitali possono esercitare l’opzione per il regime fiscale della trasparenza, per poi andare nuovamente a vedere in che modo gli utili e le perdite vengono imputate alle società partecipanti. Tale capitolo è stato poi concluso con l’analisi delle trasparenze “speciali” di Controlled Foreign Companies e Trust.
Il terzo capitolo continua con una valutazione attenta dell’istituto applicato alle società a responsabilità limitata, a ristretta base proprietaria, partecipate esclusivamente da soci persone fisiche, disciplinato dall’art. 116 del testo unico. In particolare, si è voluto evidenziare la trasparenza “ibrida” dell’articolo 116, la quale, pur richiamando la disciplina dell’articolo 115, è molto più vicina dal punto di vista logico sostanziale alla trasparenza delle società di persone. Sono stati poi analizzati i requisiti per esercitare l’opzione ex articolo 116, nonché le condizioni ostative; in conclusione del capitolo si è dato conto delle differenze in merito all’imputazione del risultato che presenta la trasparenza delle S.r.l. rispetto alle società ex 115 TUIR.
Nel quarto ed ultimo capitolo si è dato spazio agli aspetti più rilevanti che attengono il profilo procedimentale e processuale. In particolare, il tema della responsabilità della partecipata, il rapporto tributario nella sua realizzazione sia fisiologica che patologica, con un occhio di riguardo all’atto di accertamento. Si è concluso analizzando il litisconsorzio necessario, il quale rappresenta lo strumento di risoluzione al potenziale contrasto tra giudicati.
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