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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01052021-151659


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LAMI, LUCREZIA
URN
etd-01052021-151659
Titolo
Fattori predittivi per la diagnosi clinica di tosse correlata a malattia da reflusso gastroesofageo: studio caso-controllo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • AET
  • GERD
  • PPI
  • sintomi extraesofagei
Data inizio appello
26/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/01/2091
Riassunto
Lo scopo del presente studio di tesi è stato quello di verificare la correlazione fra sintomi extraesofagei (respiratori) di malattia da reflusso gastroesofageo ed i parametri clinici e fisiopatologici in grado di distinguere la malattia da reflusso gastroesofageo e la presenza di disturbo dell’esofago di tipo funzionale. Per fare questo durante il 2020 sono stati arruolati una serie consecutiva di 70 pazienti che si recavano ad eseguire esami di fisiopatologia esofagea per sintomi correlati a reflusso gastroesofageo di tipo extraesofageo il cui sintomo predominante era la tosse cronica e la presenza di sintomi laringo-faringei come raucedine, necessità di schiarirsi la gola, globo faringeo. Tutti i pazienti affetti da tosse cronica hanno prima eseguito una serie di esami per escludere la presenza di asma (esami di spirometria statica e dopo somministrazione di metacolina, test di provocazione) e sono stati tutti valutati per i sintomi tipici da reflusso gastroesofageo (presenza di pirosi retrosternale o rigurgito) e sottoposti ad endoscopia superiore. Tutti i pazienti avevano già eseguito trial di terapia con IPP e la risposta alla terapia è stata valutata sia sui sintomi tipici che sui sintomi extraesofagei. La risposta a terapia è stata valutata mediante questionario validato scala VAS (REF). Sono stati inoltre raccolti parametri antropometrici ed abitudini voluttuarie (caffè e fumo). Tutti i pazienti sono stati quindi sottoposti ad esami di fisiopatologia esofagea: manometria esofagea HRM e pH-impedenziometria delle 24 ore. I criteri di esclusione sono stati: presenza di disturbi della motilità esofagea (acalasia esofagea, EGJOO, ipercontrattilità esofagea, spasmo esofageo), presenza di pregressa chirurgia a carico del tratto gastrointestinale, neoplasie in atto o pregresse, malattie psichiatriche, soggetti di età inferiore a 18 o superiore a 80 anni. Tutti i dati sono riportati come valori di media ± deviazione standard della media. Tutte le variabili categoriche sono state analizzate utilizzando il test χ2 e i dati continui sono stati analizzati utilizzando il test t di Student. Sono stati poi eseguiti dei test di correlazione rispettivamente fra MNBI e PSPW index ed AET. Inoltre, gli stessi parametri sono stati esplorati nei soggetti con sintomi tipici e nei soggetti responsivi a terapia con IPP. Tutti i valori sono stati considerati statisticamente significativi per un valore di p<0.05. Tutte le analisi statistiche sono state fatte utilizzando il software SSPS. I 70 soggetti erano in prevalenza donne (49 donne vs 21 uomini) di età media 56.8±12.6 anni, tutti presentavano il sintomo tosse. Circa 26/70 (37.1%) presentavano sintomi tipici. Il BMI medio era di 22±2.5. Almeno 15/70 (21.4%) consumavano almeno 2 unità alcoliche al giorno, 60/70 (85.7%) erano abituati a consumare almeno 2 caffè al giorno e 4/70 (5.7%) erano fumatori abitudinari. La risposta a terapia con IPP è stata riscontrata in 24/70 (34.3%) dei pazienti. Tutti i pazienti risultavano negativi all’endoscopia (100% NERD) ed in 59/70 (84.3%) è stata fatta endoscopicamente diagnosi di ernia iatale. 5/70 (7.1%) avevano una diagnosi di GERD border-line (AET compreso fra 4 e 6) 18/70 (25.7%) avevano una diagnosi di GERD con AET > 6. Del campione di 70 soggetti con tosse cronica, si è riscontrato che solo n. 23 erano affetti da malattia da reflusso gastroesofageo pari pertanto al 32.8%. A sua volta la ricerca ha dimostrato che ben 22 di questi 23 pazienti con GERD manifestavano sintomi tipici quali la pirosi con una percentuale pertanto del 95.6%. Se si andava invece a ricercare l’incidenza di sintomi tipici nel Gruppo dei 47 noGERD la percentuale scendeva al 27.6% riguardando infatti soltanto 13 soggetti. Passando poi dalla rappresentazione sintomatologica alla casistica di efficacia della terapia con PPI lo studio di tesi ha dimostrato una diretta corrispondenza tra presenza di GERD e responsività a terapia con inibitori di pompa protonica: 22 dei 23 pazienti con GERD sono risultati Responder a fronte di soli 2 dei 47 noGERD. In fase di diagnosi di GERD lo studio ha dimostrato il vantaggio dell’utilizzo di due indici -MNBI e PSPW- nei casi in cui l’AET risulta compreso tra 4 e 6: quando infatti l’MNBI risulta inferiore a 2292 Ohms e quando il PSPW risulta inferiore al 61% veniva posta diagnosi di GERD. SI è inoltre evidenziato che nel gruppo dei 23 soggetti affetti da GERD, l’MNBI si attesta ad un valore pari a 1575.1 +- 241.2 e il PSPW index a 13.9 +-7. Nel gruppo dei noGERD invece entrambi gli indici non rientravano nei suddetti valori indicativi di GERD.
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