• eventi estremi
• impatti climatici
• ondate di calore
• Posidonia oceanica

L’aumento dell’intensità̀ e della frequenza degli eventi estremi associati al cambiamento climatico, quali le ondate di calore, alterano la struttura e il funzionamento dei sistemi bentonici. Le risposte delle piante marine alle ondate di calore possono differire tra specie o tra popolazioni della stessa specie in base alla loro distribuzione geografica, esposizione ad eventi passati ed alla loro capacità adattativa.
L’obiettivo di questa tesi è quello di valutare gli impatti delle ondate di calore previste per la fine del secolo su popolazioni di Posidonia oceanica (l.) Delile, che sono state in passato esposte ad eventi estremi di differente intensità̀ e frequenza. In particolare, l’ipotesi testata è che le popolazioni di P. oceanica che si trovano in aree precedentemente più̀ colpite dalle ondate di calore abbiano sviluppato una maggior tolleranza ad eventi estremi previsti per la fine del secolo. L’esperimento è stato effettuato tra Luglio ed Agosto 2022. Alla fine di Luglio, sono stati raccolti rizomi di P. oceanica da cinque isole dell’Arcipelago Toscano (Capraia, Elba, Giglio, Giannutri e Gorgona) e da due siti lungo la costa toscana (Antignano e Punta Ala). Le aree sono state scelte sulla base dell’intensità e della frequenza di eventi estremi che si sono verificati tra 1985 e il 2021 nelle aree di interesse. In particolare, l’esperimento è stato svolto in sei vasche da 500 L ciascuna, tre delle quali sono state sottoposte ad ondate di calore, mentre le altre sono state mantenute a temperatura ambiente. Le risposte di P. oceanica durante e dopo l’ondata di calore sono state valutate a livello fisiologico (efficienza fotosintetica, pigmenti, metaboliti secondari, rapporto C/N) e cellulare (sistema antiossidante totale, perossidazione lipidica). In ogni vasca sono stati allocati in modo casuale quattro rizomi di P. oceanica prelevati dalle differenti popolazioni, per un totale di ventotto rizomi per ciascuna vasca. Le piante, dopo un periodo di acclimatazione di circa 7 giorni, sono state esposte per 5 giorni ad una temperatura dell’acqua di ~ 31°C. Al termine del trattamento, è stato effettuato il primo campionamento, misurando l’efficienza fotosintetica e campionando metà dei rizomi di ciascuna popolazione per le analisi a livello fisiologico e biochimico. Un secondo campionamento sulle stesse variabili di risposta è stato effettuato dopo cinque giorni dal termine del trattamento. I risultati non hanno portato a effetti significativi del trattamento rispetto al controllo, ma alcune delle variabili di risposta diminuiscono all’aumentare della severità delle ondate di calore subite in passato da ciascuna popolazione. Nonostante la tolleranza mostrata dalle piante, alcune popolazioni che in passato hanno subito intense ondate di calore potrebbero adattarsi più rapidamente allo stress termico in futuro.