• archeometria
• lipidi
• ceramiche
• estrazione
• HPLC/MS

La ricerca sui residui organici conservati nei campioni archeologici ha aperto nuove opportunità per la comprensione di antiche pratiche e tradizioni legate al commercio, alla dieta o persino a rituali cultuali. In questo contesto, i contenitori ceramici sono la principale classe di reperti archeologici in cui sono presenti I residui organici più studiati sono quelli di natura lipidica. Infatti, possono sopravvivere inalterati nei resti archeologici grazie alla loro idrofobicità e resistenza alla decomposizione rispetto ad altri residui come le proteine e i carboidrati. Questo lavoro di tesi si concentrato sullo sviluppo e ottimizzazione di una procedura analitica basata su HPLC-ESI-Q-ToF per caratterizzare trigliceridi e loro prodotti di degrado in residui lipidici da ceramiche archeologiche. L'ottimizzazione iniziale si è concentrata sull'estrazione dei residui lipidici, variando temperatura e solventi. Successivamente, lo studio si è focalizzato sulle interazioni tra acidi dicarbossilici e la matrice ceramica, con l'obiettivo di favorirne l'estrazione. Per migliorare la separazione cromatografica, è stata introdotta una derivatizzazione degli acidi grassi. La procedura ottimizzata è stata validata e applicata con successo a campioni archeologici, dimostrando l'applicabilità del metodo sviluppato.