• Freud
• Foucault
• Marcuse
• filosofia politica
• filosofia della sessualità
• desiderio
• soggetto
• psicoanalisi

La tesi prende in considerazione il problema del soggetto come soggetto sessuale e soggetto politico. In che senso il soggetto sessuale è soggetto politico? Di quali azioni politiche è capace? Quali dimensioni sessuali sono politiche? E quali dimensione politiche sono sessuali? A questi interrogativi cercheremo di rispondere attraverso tre autori del Novecento fondamentali per le nostre tematiche: Freud, Marcuse, Foucault. Mostreremo come cambi il rapporto tra soggetto e desiderio in questi autori e come si tenda, in quasi tutti, ad escludere ed eliminare quella parte più insanabile, antisociale e disgustosa del sesso. Questa, scoperta da Freud nei suoi Tre saggi sulla sessualità attraverso la pulsione sessuale infantile, viene poi ripudiata nei suoi testi successivi o nascosta nelle note; esclusa dai freudomarxisti, resiste solo nelle interviste posteriori al 1975 di Foucault. Accettare questa parte del sesso, che non ha a che fare con il piacere, con il bello o con la riproduttività, significa, su un piano politico, aprirsi alla tolleranza verso ciò che del sesso desta vergogna e disgusto, anziché approvazione sociale e progresso o senso di comunità; significa anche porsi all’opposizione di una generale sex positivity del nostro tempo e accettare che il sesso molto spesso non ci allontana dal dolore o dalla repulsione, ma ciò può aiutarci ad accettare tutti i nostri possibili io, sessuali o non.