• DUAL-USE
• RICERCA MILITARE

Il concetto di Revolution in Military Affairs (RMA) nasce nel 1980 e rappresenta la rivoluzione che c’è stata nelle relazioni tra mondo militare e mondo scientifico-tecnologico. Negli stessi anni in cui iniziò il dibattito sull’RMA cominciò a crescere sempre più l’interesse a sfruttare le tecnologie commerciali per applicazioni nel campo della difesa, complice il fatto che, già dopo la Guerra Fredda, la tecnologia civile, in particolare elettronica, cominciò a superare le innovazioni del settore militare di R&D. Negli anni ’90 si insidiano i primi problemi di budget del settore militare, in concomitanza con l’aumento dei costi dei nuovi sistemi d’arma e inizia a farsi strada una integrazione tra basi industriali militari e civili: questo fenomeno è conosciuto ai più come “Integrazione Civile-Militare” o “Civil-Military Integration” (CMI).
La prima parte dell’elaborato analizza gli aspetti relativi alle implicazioni economiche del dual-use. Si fornisce una definizione del concetto stesso proprio come diretta conseguenza evolutiva del fenomeno di CMI. Si espone il background storico e le dinamiche del trasferimento tecnologico da civile a militare e si definiscono i vari tipi di trasferimento stesso.
Successivamente, lo studio si sposta sulle politiche dual-use adottate da diversi paesi, prendendo alcuni casi studio come esempio. Si identificano gli obbiettivi di tali politiche e gli strumenti per l’attuazione di queste osservando come, negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico in entrambi i settori militare e commerciale abbia portato ad enormi risultati in relazione alla crescita del settore dual-use.
Continuando, la tesi si concentra sul settore militare di Ricerca e Sviluppo in Europa con riferimenti alle tecnologie duali. Vengono studiati i trattati in vigore per l’argomento nell’Unione Europea e come i vari Paesi membri si sono posti nei loro confronti. Si riportano, con carattere storico e descrittivo, tre casi nazionali di paesi membri e il caso degli Stati Uniti come strumento di misura dei progressi negli studi europei.
L’ultima sezione del lavoro esula dagli aspetti economici generali delle tecnologie dual-use, trattati ampiamente nelle parti precedenti, dando risalto alle questioni relative alla sicurezza internazionale sollevate dall’esistenza di un duplice utilizzo di diverse tecnologie. Detta analisi prenderà in esame la struttura giuridica internazionale sviluppata, sino ad oggi, con l’intento di affrontare i possibili rischi associati alla produzione, all’esportazione e all’impiego di tecnologie dual-use.
Al termine dello studio appare evidente come il settore strategico-militare rappresenti un contesto quanto mai mutevole e dinamico. Sia sul piano politico che su quello tecnico-scientifico, infatti, si assiste ad una continua evoluzione nel campo della difesa. Una politica dual-use, se applicata in maniera efficace può portare al raggiungimento di molteplici obiettivi. Per esempio, essendo il settore dual-use costituito principalmente da segmenti industriali ad alta tecnologia quali l’elettronica, l’informatica e la produzione di materiali avanzati; se, da una parte, le forze armate hanno potuto contare su materiali ad altissime prestazioni, dall’altro si sono avuti benefici complessivi per la base industriale dei paesi che hanno scelto un approccio di questo tipo.
Scopo finale della tesi è quello di analizzare un particolare aspetto che può risultare poco esplorato dal punto di vista concettuale. Le tecnologie dual-use, con l’importanza crescente delle loro implicazioni per l’economia e per la sicurezza internazionale, sono destinate ad attirare sempre più l’attenzione degli studiosi di strategia.