Tesi etd-01042021-092947 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MATRONE, FEDERICA
URN
etd-01042021-092947
Titolo
La valorizzazione del personale con DSA: ostacoli e opportunità per una gestione delle risorse umane dyslexia friendly
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Giannini, Marco
Parole chiave
- disturbi specifici dell'apprendimento
- DSA e lavoro
- dyslexia friendly
- gestione delle risorse umane
- valorizzazione del personale
Data inizio appello
25/01/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Si stima che il 3-5% della popolazione italiana abbia un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA), un’alterazione del neurosviluppo che implica difficoltà di lettura, scrittura e calcolo. Per definizione, questi disturbi non hanno alcuna correlazione con l'intelligenza e non dipendono da fattori relazionali o traumatici.
Fortunatamente sono sempre di più gli interventi scolastici volti a individuare e a predisporre interventi compensativi per i ragazzi con DSA. Tuttavia, da diversi anni pesa in Italia un grande vuoto: tutte le problematiche (e le necessarie strategie di compensazione) dei DSA sembrano sparire una volta terminato il percorso di istruzione. Questo elaborato tratta la questione della valorizzazione del personale con Disturbi Specifici dell'Apprendimento.
Lo studio parte da un’analisi delle principali caratteristiche dei DSA, con particolare attenzione alla modalità di elaborazione delle informazioni e agli strumenti compensativi previsti dalla legge 170/2010 nel contesto scolastico e universitario. Nel primo capitolo, sono state anche analizzate brevemente le implicazioni dei disturbi specifici di apprendimento sulla vita adulta dell’individuo.
La seconda parte di questo elaborato si è concentrato su alcuni elementi specifici della relazione tra disturbi dell’apprendimento e mondo del lavoro. In particolare, l’analisi ha riguardato la (mancata) legislazione in Italia in merito a questa materia e un breve confronto con la realtà del Regno Unito. Successivamente, si sono trattati in maniera più puntuale le potenzialità e i limiti dei Disturbi Specifici di Apprendimento sul posto di lavoro, evidenziando alcune possibilità di intervento che si possono facilmente implementare per limitarne l’impatto negativo. Prendendo brevemente in considerazione alcuni dei processi chiave della gestione delle risorse umane, si sono indagate e soppesate alcune strategie per rendere queste fasi meno discriminatorie e realmente interessate a far emergere il potenziale degli individui.
Il terzo capitolo è stato interamente dedicato all’analisi dei progetti portati avanti da AID (Associazione Italiana Dislessia) sul tema della relazione tra DSA e lavoro. Dopo una retrospettiva sui progetti degli anni passati, lo studio ha messo in luce l’evoluzione verso due nuovi progetti, uno nazionale e uno europeo. Nonostante i primi progetti abbiano avuto un impatto moderato, si sta recependo un incremento di interesse nei confronti di questo tema sia da parte delle istituzioni e della società che da parte delle imprese. Questo testimonia la crescente consapevolezza che il diversity management debba passare anche attraverso la creazione di un ambiente di lavoro dyslexia friendly, a vantaggio di tutti gli stakeholder.
Fortunatamente sono sempre di più gli interventi scolastici volti a individuare e a predisporre interventi compensativi per i ragazzi con DSA. Tuttavia, da diversi anni pesa in Italia un grande vuoto: tutte le problematiche (e le necessarie strategie di compensazione) dei DSA sembrano sparire una volta terminato il percorso di istruzione. Questo elaborato tratta la questione della valorizzazione del personale con Disturbi Specifici dell'Apprendimento.
Lo studio parte da un’analisi delle principali caratteristiche dei DSA, con particolare attenzione alla modalità di elaborazione delle informazioni e agli strumenti compensativi previsti dalla legge 170/2010 nel contesto scolastico e universitario. Nel primo capitolo, sono state anche analizzate brevemente le implicazioni dei disturbi specifici di apprendimento sulla vita adulta dell’individuo.
La seconda parte di questo elaborato si è concentrato su alcuni elementi specifici della relazione tra disturbi dell’apprendimento e mondo del lavoro. In particolare, l’analisi ha riguardato la (mancata) legislazione in Italia in merito a questa materia e un breve confronto con la realtà del Regno Unito. Successivamente, si sono trattati in maniera più puntuale le potenzialità e i limiti dei Disturbi Specifici di Apprendimento sul posto di lavoro, evidenziando alcune possibilità di intervento che si possono facilmente implementare per limitarne l’impatto negativo. Prendendo brevemente in considerazione alcuni dei processi chiave della gestione delle risorse umane, si sono indagate e soppesate alcune strategie per rendere queste fasi meno discriminatorie e realmente interessate a far emergere il potenziale degli individui.
Il terzo capitolo è stato interamente dedicato all’analisi dei progetti portati avanti da AID (Associazione Italiana Dislessia) sul tema della relazione tra DSA e lavoro. Dopo una retrospettiva sui progetti degli anni passati, lo studio ha messo in luce l’evoluzione verso due nuovi progetti, uno nazionale e uno europeo. Nonostante i primi progetti abbiano avuto un impatto moderato, si sta recependo un incremento di interesse nei confronti di questo tema sia da parte delle istituzioni e della società che da parte delle imprese. Questo testimonia la crescente consapevolezza che il diversity management debba passare anche attraverso la creazione di un ambiente di lavoro dyslexia friendly, a vantaggio di tutti gli stakeholder.
File
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Tesi non consultabile. |