logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01042015-155026


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MONTAGNANI, MATTEO
URN
etd-01042015-155026
Titolo
Vincoli e opportunita' per la realizzazione di una mieleria consortile: il caso della Bassa Val di Cecina
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Canale, Angelo
correlatore Prof. Bartolini, Fabio
Parole chiave
  • apicoltura
  • mieleria consortile
Data inizio appello
26/01/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni, l’apicoltura ha avuto in Italia un’elevata e continua crescita, grazie soprattutto alle idonee condizioni climatiche e geografiche che permettono produzioni di mieli uniflorali di alta qualità, molto apprezzati dal mercato nazionale e internazionale. L’attività apistica può essere considerata un’importante scelta imprenditoriale in ambito agricolo e una forma di diversificazione dei redditi agricoli. Essa permette agli imprenditori di inserirsi in un mercato nazionale in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta. In aggiunta, il miele italiano è fortemente apprezzato e richiesto anche dai paesi esteri, Svizzera e Germania in particolare.
Nonostante queste potenzialità, l’apicoltura italiana presenta diversi elementi di debolezza, riconducibili in particolare alla estrema polverizzazione aziendale, al noto spopolamento del patrimonio apistico e, fattore non meno importante, alla debolezza della organizzazione economica, commerciale e strutturale delle aziende del comparto. Riteniamo che queste criticità di settore possano essere, almeno in parte, superate favorendo la condivisione, in un territorio specifico, di un'unica struttura attrezzata per le delicate operazioni di smielatura e confezionamento, realizzata conformemente alle norme previste dalla vigente normativa, alla stregua di quanto già realizzato in altre filiere agro-alimentari, quali quella del vino (cantine sociali) e dell’olio (frantoi sociali). Questo permetterebbe, anche al piccolo produttore di miele, di eseguire parte delle operazioni apistiche in un contesto di strutture adeguatamente attrezzate e rispondenti ai più moderni criteri di efficienza, nel totale rispetto delle norme in materia di igiene e sanità.
Per verificare questa ipotesi, il presente elaborato ha affrontato in chiave economica l’analisi della convenienza alla realizzazione di una mieleria consortile in un territorio produttivo toscano, la Bassa Val di Cecina, particolarmente vocato alla produzione di miele. L’analisi della convenienza alla creazione di una mieleria consortile è stata realizzata tenendo conto delle potenzialità produttive della zona e della disponibilità dei produttori coinvolti a pagare per i servizi forniti dalla mieleria. La convenienza alla realizzazione della mieleria è stata analizzata mediante un’analisi di preventivi e bilanci economici, mentre la disponibilità a pagare degli apicoltori è stata valutata mediante un’indagine di mercato rivolta agli apicolturi potenzialmente interessati.
I dati ottenuti in questo specifico contesto territoriale sono in linea con quelli rilevabili a livello nazionale, poiché emerge che il 75% degli apicoltori sono detentori e conduttori di un piccolo numero di alveari, orientati prevalentemente ad una produzione destinata all'uso familiare.
Gli apicoltori esercitano l’attività non esclusivamente per hobby, ma più come integrazione al loro reddito. Tutti gli apicoltori coinvolti nell’indagine sono risultati favorevoli alla costruzione di una mieleria consortile, in presenza della quale sarebbero non solo incoraggiati ad aumentare il numero delle arnie in produzione, quindi la dimensione aziendale, ma tenderebbero anche a cambiare il fine dell’attività, passando da autoconsumo a commerciale, così aumentando il loro livello di efficienza e il loro potere economico sul mercato. Le mielerie consortili possono quindi essere una buona risposta ad alcuni punti critici del settore apistico, destinate a soddisfare le esigenze della maggior parte di quei piccoli apicoltori che al momento svolgono l’attività non sempre rispettando le normative vigenti in materia di autocontrollo igienico-sanitario, a tutto vantaggio della crescita delle aziende del comparto apistico e della salvaguardia della salute del consumatore finale.