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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01032023-233039


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LANDUCCI, ELISA
URN
etd-01032023-233039
Titolo
Censura e repressione nella Romania del secondo Novecento: Norman Manea e la vicenda editoriale di Plicul negru.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa David, Emilia
correlatore Prof. Fulvetti, Gianluca
Parole chiave
  • totalitarismo
  • Romania
  • censura
  • Norman Manea
  • La busta nera
  • totalitarianism
  • censorship
  • The black envelope
Data inizio appello
02/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/02/2063
Riassunto
Il mio lavoro si occupa di descrivere le difficili condizioni di vita e le repressioni subite dai cittadini romeni a partire dal 1965, anno in cui si è instaurata la dittatura di Nicolae Ceaușescu in Romania.
Tuttavia, il vero protagonista dell’elaborato è un autore romeno di origine ebraiche, Norman Manea; il quale, dopo aver subito la terribile esperienza del Lager in Transnistria in giovanissima età, fu costretto a vivere un secondo trauma in età adulta, poiché obbligato a fuggire dalla Romania a seguito di problematiche relative alla pubblicazione di una sua opera: Plicul negru.
Il primo capitolo cerca di descrivere il contesto socio-politico dell’Unione Sovietica a partire dal secondo dopoguerra, fino ad arrivare al crollo sovietico del 1991; analizzando in particolare le dinamiche che colpirono i vari Stati-satellite che ne fecero parte. Questo excursus storico è stato necessario ai fini di poter presentare la situazione romena, dal momento che anche la Romania fece parte del blocco sovietico, ovvero, di quelle aree direttamente controllate dall’URSS. Senza inserire queste premesse sarebbe stato impossibile ricostruire fedelmente la storia di questo Stato, partendo dalla morte di Gheorgiu-Dej, avvenuta nel marzo del 1965 e arrivando alla caduta del regime totalitario, a seguito della morte di Ceaușescu e della moglie nel dicembre del 1989.
Come in ogni dittatura, i controlli, la violenza e la repressione furono il perno del governo del leader romeno, ed è proprio nel secondo capitolo che vado minuziosamente a descrivere in che modo vennero privati di ogni libertà i cittadini. I controlli serrati furono un compito della Securitate, principale strumento di repressione comunista contro la popolazione a partire dal 1948. Questa ebbe non solo il compito di eliminare gli oppositori del regime attraverso i campi di sterminio disseminati in tutto il Paese, ma anche di allontanarli tramite altri due luoghi: le carceri e gli ospedali psichiatrici. Il più delle volte gli arrestati furono abusivi e causati da denunce anonime o da indicazioni da parte del Partito stesso. Nella raccolta delle prove si utilizzarono microfoni posti nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Il soggetto posto sotto pedinamento venne osservato in permanenza, arrivando addirittura ad introdurre informatori nel suo gruppo sociale.
I più colpiti, oltre agli oppositori politici, furono senz’altro gli intellettuali; ed è per questo che molti di loro, tra cui Norman Manea, si trovarono costretti ad abbandonare il Paese, andando in esilio in paesi stranieri. Tra le cause di questo allontanamento, spontaneo o forzato, ci fu la censura. Di fatto, molti autori che decisero di non autocensurarsi e, dunque, di raccontare effettivamente cosa volesse dire vivere in Romania durante quegli anni, furono messi a tacere.
Questo è il caso di Norman Manea e del suo particolare romanzo Plicul negru, la cui pubblicazione nel 1986 lo costrinse a lasciare la Romania e a rifugiarsi prima a Berlino Ovest e poi a New York, dove vive tutt’ora.
La trama e la vicenda editoriale di Plicul negru viene analizzata nel terzo capitolo dell’elaborato, all’interno del quale mi soffermo ampiamente sull’importanza della lingua romena per questo autore e sul difficile rapporto tra artista e dittatore, descritto dallo stesso Manea all’interno di una raccolta di saggi intitolata Despre clovni: Dictatorul și artistul.
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