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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01032022-105333


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CRUDELI, GIULIA
Indirizzo email
g.crudeli@studenti.unipi.it, giulia.crudeli@alice.it
URN
etd-01032022-105333
Titolo
GESTIONE DELLE NOTIZIE - Censura e propaganda durante la guerra delle Falkland/Malvinas
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof.ssa Minuto, Emanuela
Parole chiave
  • Argentina
  • Gran Bretagna
  • Malvinas
  • Falkland
  • Corrispondente
  • Propaganda
  • Censura
  • Guerra
  • Giornalismo
Data inizio appello
21/02/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi analizza la storia del giornalismo di guerra dalle origini fino ai giorni nostri, con particolare enfasi sulle vicende che hanno determinato una svolta per tale professione. In particolare, viene approfondito il tema della gestione delle notizie, nel contesto dei fenomeni di censura e propaganda. Viene ripercorso l’uso di entrambi, facendo riferimento agli eventi più significativi, come le due guerre mondiali, banchi di prova importantissimi per comprendere come si è sviluppato l’uso di tali strumenti. Nel contesto attuale, i giornalisti italiani si sono prodigati per riunirsi e munirsi di mezzi al fine di contrastare l’eccessivo uso della censura da parte del potere. Da tale iniziativa è nato il progetto Ossigeno (OSservatorio Su Informazioni Giornalistiche E Notizie Oscurate). Per contestualizzare, viene preso in esame il conflitto delle Falkland/Malvinas, combattuto nel 1982 da Gran Bretagna e Argentina. Dopo un’attenta analisi del contesto politico, sociale ed economico dei due paesi, utile per comprendere le motivazione della guerra, vengono brevemente descritti i settantaquattro giorni di invasione. Successivamente, con richiamo al tema di tale elaborato, viene approfondita la gestione delle informazioni da parte di Margaret Thatcher e Leopoldo Galtieri. L’attenzione, poi, viene focalizzata sul paragone di due testate giornalistiche, «The Times» per la Gran Bretagna e «La Nación» per l’Argentina, con lo scopo di comprendere come il medesimo conflitto viene visto e descritto dalle due parti in contrasto. Viene poi presentata una piccola analisi della situazione dell’Italia durante il conflitto, situazione delicata in quanto la penisola è partner europeo e alleato atlantico degli inglesi e, allo stesso tempo, è il paese d’origine di circa meta della popolazione argentina. Appurato il ruolo centrale del reporter di guerra, egli rimarrà una figura chiave solo se riuscirà a contrastare, con i mezzi che la professione gli fornisce, l’uso spregiudicato di censura e propaganda, che, oltre a ledere l’obiettività e l’imparzialità del giornalismo, impediscono la libera circolazione della verità.
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