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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01032011-172617


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CASALINI, FRANCESCA
URN
etd-01032011-172617
Titolo
Disturbo Bipolare e comorbidità mediche: revisione della letteratura e contributo sperimentale
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Perugi, Giulio
Parole chiave
  • disturbi dell'umore
  • malattie fisiche
Data inizio appello
25/01/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/01/2051
Riassunto
INTRODUZIONE: Il Disturbo Bipolare, un tempo noto come malattia maniaco-depressiva, è una sindrome psico-comportamentale cronico-recidivante, ad etiologia presumibilmente multifattoriale, dotata di un chiaro carattere eredo-familiare. La letteratura scientifica e la pratica medica quotidiana hanno di frequente rilevato significative associazioni tra il Disturbo Bipolare ed alcune condizioni mediche generali. Anche ignorando la possibilità di un eventuale rapporto etio-patogenetico tra le diverse condizioni, non possono essere trascurate tali associazioni per le possibili implicazioni prognostico-terapeutiche.

OBIETTIVI DELLO STUDIO: La nostra ricerca si pone l’obiettivo di valutare la prevalenza di una serie di malattie fisiche in un campione di pazienti con Disturbo Bipolare (n=101). In particolare soffermeremo l’attenzione sull’associazione con malattie metaboliche e con quelle autoimmuni o allergiche, che nella pratica clinica sembrano assumere un peso rilevante.

MATERIALE E METODO: Sono stati esclusi dallo studio coloro che presentavano sintomi maniacali o depressivi chiaramente secondari a uso di sostanze o condizioni mediche generali. Tutti i pazienti inclusi nello studio sono stati valutati con la Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis I Disorders (CV) (SCID-I), la scheda riassuntiva per la diagnosi facente parte della Semi-structured Interview for Mood Disorder (SIMD-R), la scala GAF (Global Assessment of Functioning), la Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS), la Clinical Global Impression scale (CGI) e la briefTEMPS-M.

DISCUSSIONE: Indifferentemente dal sesso di appartenenza, oltre ⅓ dei nostri pazienti evidenziava almeno una patologia metabolica (come diabete, obesità e Sindrome Metabolica). Era presente una correlazione preferenziale tra patologie metaboliche ed il I tipo del Disturbo Bipolare. Come atteso, i soggetti con malattie metaboliche erano mediamente più anziani rispetto ai pazienti non affetti da tali patologie ed in linea generale manifestavano una maggior gravità del Disturbo Bipolare. Contrariamente alle aspettative, nel nostro campione non emergeva una correlazione significativa fra patologie metaboliche ed impiego pregresso di neurolettici tipici od atipici. Inoltre non emergeva una correlazione significativa fra malattie metaboliche e i diversi temperamenti affettivi riscontrati. Era presente invece una correlazione fra Disturbo Bipolare, malattie metaboliche e Disturbo di Panico, dato che tuttavia non raggiungeva la significatività statistica. Dall’analisi della nostra casistica emerge inoltre un’inattesa frequenza di sindromi idiopatiche ed immuno-allergiche, nella fattispecie Psoriasi, Dermatite Seborroica, Asma Bronchiale, Dermatite Atopica. La prevalenza complessiva, che risultava indipendente dal sesso di appartenenza, ammontava a circa il 40%. Oltre a ciò, risultava che circa il 20% del campione presentava almeno due distinte patologie a genesi immunitaria. A differenza delle affezioni metaboliche, la presenza delle patologie immuno-allergiche non era influenzata dal sottotipo del Disturbo Bipolare e non si associava alla gravità della sintomatologia affettiva, né all’età dei probandi. Anche per le malattie autoimmuni-allergiche non emergeva alcuna significativa correlazione con specifici profili temperamentali. Infine circa la metà dei pazienti con malattie immuno-allergiche presentava anche affezioni metaboliche.

CONCLUSIONI: I dati da noi raccolti sono da considerare ancora preliminari, tuttavia sembrano confermare l’elevata prevalenza di specifiche condizioni mediche generali nei pazienti affetti da Disturbo Bipolare. Alcune di esse, come molte patologie metaboliche, possono essere favorite da particolari abitudini alimentari,dallo stile di vita e dalle terapie farmacologiche.Un dato interessante è rappresentato dall’elevata prevalenza di patologie fisiche che, almeno apparentemente, non sono correlate direttamente ad alterazioni comportamentali o abitudini patologiche, come il caso delle malattie autoimmuni o allergiche che, nei nostri pazienti, non sono correlate alla gravità di malattia, ma alla comorbidità con disturbi d’ansia, quasi a formare un sottotipo specifico di disturbo dell’umore. Sul piano clinico, la questione della comorbidità fisica nei disordini affettivi merita una grande considerazione, vista la frequenza con cui le patologie fisiche affliggono i pazienti bipolari, e la grande influenza che possono avere sulle scelte terapeutiche e sulla prognosi a breve e a lungo termine di questi pazienti.







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