logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01022021-161746


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPPUCCIO, FRANCESCO
URN
etd-01022021-161746
Titolo
LE TESTE IN GUERRA DEI MODERNI SISTEMI D'ARMA SUBACQUEI: ANALISI DEI FENOMENI CONNESSI ALL'ESPLOSIONE SUBACQUEA E DELLE ESIGENZE DI SICUREZZA.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore C.V. (AN) Troiano, Giuseppe
Parole chiave
  • Teste In Guerra
  • Esplosioni
  • Armi Subacquee
  • Sicurezze
  • Prove Di Efficienza
  • Insensitive Munition
  • Munizioni.
Data inizio appello
20/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/01/2061
Riassunto
L’esplosione subacquea di una carica costituente la testa in guerra di un siluro o di una mina è un fenomeno fisico estremamente complesso da descrivere, per cui può essere inquadrato in un modello teorico solo operando notevoli semplificazioni sia in termini di carattere fisico-chimico sia in termini di geometrie descrittive. Di ancora maggiore difficoltà risulta l’indagine degli effetti dell'esplosione stessa nei confronti di uno scafo navale o subacqueo, in quanto l'azione esplosiva forzante viene dinamicamente modificata dalle caratteristiche fisiche e geometriche della struttura e dal loro comportamento a tale sollecitazione. Dal punto di vista fisico, i fenomeni in questione si classificano naturalmente come sistemi dinamici non lineari, il cui studio richiede la messa a punto di uno o più modelli teorici in grado di descriverne le proprietà peculiari. Nelle applicazioni pratiche la risoluzione di detti sistemi è assolutamente difficoltosa, in quanto non esistono approcci analitici generali. Una tecnica che si dimostra generalmente efficace è la simulazione numerica computerizzata dei fenomeni. Nonostante la grande potenza di elaborazione degli strumenti di calcolo ad oggi a disposizione, la specificità dell'argomento impone comunque il perfezionamento di modelli la cui implementazione richiede un'approfondita conoscenza dei fenomeni che caratterizzano l'esplosione ed i suoi effetti. Ne consegue che la ricerca e la messa a punto di algoritmi di calcolo capaci di prevedere il comportamento di una carica in acqua e l'interazione reciproca tra fluido e struttura esige un'accurata ricostruzione degli eventi più significativi come:
- il regime delle forze nel tempo generate dall'esplosione;
- le perturbazioni indotte dagli elementi disturbatori presenti nell'ambiente in cui avviene lo scoppio;
- l’interazione con strutture complesse come quelle rappresentate da scafi navali e subacquei.
Studi condotti da Mariperman (attuale C.S.S.N.) nel settore hanno permesso di perfezionare una serie di modelli che, al di là dei risultati ottenuti, consentono di comprendere e rappresentare i meccanismi che regolano sia lo scoppio della testa in guerra, l’interazione con il mezzo liquido e il danneggiamento degli scafi raggiunti. Lo sviluppo della conoscenza in questo campo risulta di grande attualità ed è indispensabile per guidare e razionalizzare la progettazione dei moderni sistemi d'offesa e di difesa utilizzati nella guerra sottomarina.
Per la loro stessa natura gli esplosivi sono sostanze che potrebbero comportarsi in modo indesiderato se sottoposti a sollecitazioni esterne. Per tale ragione essi devono obbedire a criteri di sicurezza nei confronti dell'ambiente circostante (uomini e cose), sia in condizioni normali che accidentali, senza con ciò perdere in efficacia e affidabilità nel tempo.
In assenza di conflitti armati conclamati che coinvolgano l’Alleanza Atlantica, il tempo in cui armi esplosive possano rimanere a lungo non utilizzate e necessitino di adeguata protezione, stoccaggio e periodici controlli di efficienza può diventare molto esteso. Si sono pertanto rese necessarie procedure altamente standardizzate per la gestione di tali problematiche, anche a livello di collaborazioni interforze, nell’ambito della NATO. Ovvero, si sono rese necessarie procedure cosiddette di “qualificazione” dei sistemi d’arma basati su sostanze esplosive.
Qualificare un esplosivo vuol dire, quindi, accertarsi che esso sia in grado di adempiere efficacemente alla specifica funzione assegnatagli e che sia in possesso di quelle qualità, poco o per nulla alterabili nel tempo, che lo rendano sicuro al maneggio, al trasporto e nello stoccaggio.
Allo scopo, sono state messe a punto numerose prove per la valutazione dei requisiti di sicurezza, stabilità ed efficacia ed è stato fatto uno sforzo in sede Nato per standardizzarne le procedure esecutive, in modo da rendere raffrontabili i risultati di prove eseguite in Paesi diversi.
Saranno dunque analizzate le principali prove eseguite, in accordo con le linee guida NATO, per la qualificazione delle sostanze esplosive nei termini sopra descritti.
Come esempio di quanto sopra descritto, saranno inoltre esaminate alcune sezioni della relazione tecnica della Testa in Guerra per Siluro Pesante P/N V40798.00 prodotta dalla Società RWM Italia Munitions (subentrata a Società Esplosivi Industriali – S.E.I.) relative alla sicurezza di innesco per Cicli Termici, Vibrazioni e Urti, Sicurezza di Acciarino, Sicurezza del Contentitore e altro.
File