Tesi etd-01022013-172958 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GALLERI, MARIA GRAZIA
URN
etd-01022013-172958
Titolo
L'affido condiviso e la mediazione familiare: un approccio critico.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
PROGRAMMAZIONE E POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Biancheri, Rita
Parole chiave
- potestà genitoriale
- principio della bigenitorialità
Data inizio appello
28/01/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/01/2053
Riassunto
Obiettivo del lavoro è quello di analizzare, a sei anni dalla sua approvazione, la riforma sull’affido condiviso, la L. 54/2006 (Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli), e l’istituto della mediazione familiare da essa introdotto, ponendoci da un punto di vista critico, al fine di approfondire le lacune di tale legge, le quali, hanno costituito la base del recente disegno di legge (ddl 957 “Modifiche al codice civile e al codice di procedura civile in materia di affidamento condiviso”).
L’elaborato inizia con la conoscenza della Legge n. 54/2006, con l’esame dei principi, degli scopi e delle modifiche apportate all’art. 155 c.c., e degli aspetti riguardanti la potestà genitoriale e le sue modalità di esercizio.
La parte centrale della tesi è stata dedicata allo studio della nascita, degli obiettivi, delle linee concettuali e operative che caratterizzano il processo di mediazione familiare.
Infine, l’attenzione è stata focalizzata sul recente ddl n. 957, tuttora in attesa di approvazione, il quale rappresenta un importante evento che merita di essere considerato, non solo perché manifesta l’evidenza dei limiti della legge approvata ma soprattutto consente di verificare e considerare criticamente gli aspetti sui quali si sono concentrate le proposte di legge e le soluzioni che hanno approntato. Nonostante i buoni propositi del ddl, di rimediare alle lacune dell’attuale legge, alcune delle associazioni esperte in materia, hanno espresso la loro disapprovazione in merito. In particolare nel presente lavoro è stato raccolto il punto di vista di due associazioni di difesa dei diritti delle donne, ossia dell’associazione dei giuristi democratici per la Cedaw, e dell’associazione Differenza Donna, le quali hanno espresso il loro punto di vista sulle enormi criticità che il testo vorrebbe introdurre, soprattutto in merito alle violazioni, contenute nel testo, dei diritti fondamentali delle donne vittime di violenza subita o assistita. Inoltre, è stato posto in evidenza l’opinione di una parte dell’Avvocatura, dell’AIAF e dell’ OUA, i quali sentiti in sede di audizione parlamentare, evidenziano gli effetti dannosi che in alcuni casi può avere l’approvazione del disegno legge. Il risultato di tali considerazioni hanno costituito lo spunto delle interviste semi strutturate da me rivolte a tre testimoni privilegiati: due mediatori familiari e un avvocato del foro di Sassari. Insieme agli intervistati si è cercato di approfondire soprattutto quelle che sono le criticità e i punti di forza della mediazione familiare, dell’attuale legge sull’affido condiviso e del recente ddl n.957.
L’elaborato inizia con la conoscenza della Legge n. 54/2006, con l’esame dei principi, degli scopi e delle modifiche apportate all’art. 155 c.c., e degli aspetti riguardanti la potestà genitoriale e le sue modalità di esercizio.
La parte centrale della tesi è stata dedicata allo studio della nascita, degli obiettivi, delle linee concettuali e operative che caratterizzano il processo di mediazione familiare.
Infine, l’attenzione è stata focalizzata sul recente ddl n. 957, tuttora in attesa di approvazione, il quale rappresenta un importante evento che merita di essere considerato, non solo perché manifesta l’evidenza dei limiti della legge approvata ma soprattutto consente di verificare e considerare criticamente gli aspetti sui quali si sono concentrate le proposte di legge e le soluzioni che hanno approntato. Nonostante i buoni propositi del ddl, di rimediare alle lacune dell’attuale legge, alcune delle associazioni esperte in materia, hanno espresso la loro disapprovazione in merito. In particolare nel presente lavoro è stato raccolto il punto di vista di due associazioni di difesa dei diritti delle donne, ossia dell’associazione dei giuristi democratici per la Cedaw, e dell’associazione Differenza Donna, le quali hanno espresso il loro punto di vista sulle enormi criticità che il testo vorrebbe introdurre, soprattutto in merito alle violazioni, contenute nel testo, dei diritti fondamentali delle donne vittime di violenza subita o assistita. Inoltre, è stato posto in evidenza l’opinione di una parte dell’Avvocatura, dell’AIAF e dell’ OUA, i quali sentiti in sede di audizione parlamentare, evidenziano gli effetti dannosi che in alcuni casi può avere l’approvazione del disegno legge. Il risultato di tali considerazioni hanno costituito lo spunto delle interviste semi strutturate da me rivolte a tre testimoni privilegiati: due mediatori familiari e un avvocato del foro di Sassari. Insieme agli intervistati si è cercato di approfondire soprattutto quelle che sono le criticità e i punti di forza della mediazione familiare, dell’attuale legge sull’affido condiviso e del recente ddl n.957.
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