Tesi etd-01012024-185205 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
RIZZO, ALESSANDRO
URN
etd-01012024-185205
Titolo
Gli obbiettivi ESG tra decisioni d'impresa e norme comunitarie
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Giocoli, Nicola
Parole chiave
- esg
- Milton Frioedman
- sostenibilità
- tassonomia
- Ue
Data inizio appello
01/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/02/2094
Riassunto
Questo elaborato approfondisce nel primo capitolo il tema della corporate governance soffermandosi sul rapporto tra comando, autorità e impresa, il ruolo della concorrenza, il legale tra corporate governance e crescita dimensionale. Viene analizzata la corporate governance di tipo tradizionale modellata sul pensiero di Milton Friedman. Viene inoltre illustrata la responsabilità sociale come una opportunità profittevole.
Nel secondo capitolo della tesi viene illustrata l’affermazione della sensibilità ambientale, la nascita dei criteri ESG, ovvero Environmental, Social and Governance (Ambientale, Sociale e Governance). Vengono inoltre illustrati alcuni concetti generali in particolari Carbon Neutrality, Net Zero, il concetto di neutralità climatica, i principi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e il concetto di economia circolare. Viene affrontato in primo luogo il tema della legittimazione internazionale dei criteri ESG e in secondo luogo si ripercorrono le tappe fondamentali della legislazione europea che rappresentano anche gli obbiettivi europei quali il Green deal europeo, la Tassonomia, gli interventi in ambito di economia circolare e trasparenza finanziaria, la nuova direttiva sugli standard di rendicontazione e la proposta di direttiva Corporate Sustainability Due Diligence. Questa parte si sofferma poi sulla differenza tra finanza sostenibile e investimenti ESG, sul rating ESG e i regolamenti dell’Unione Europea in materia; è trattato il tema dell’interesse della finanza ai criteri ESG e la nascita di diverse tipologie di investimento sostenibile.
Nel terzo capitolo è spiegato il greenwashing, vengono indicate le ragioni per le quali il fenomeno rappresenta un problema, come riconoscere condotte che integrano greenwashing, le modalità di contrasto al greenwashing e in particolare il ruolo dei dati e delle certificazioni richieste dalle normative europee e i relativi strumenti sanzionatori.
Successivamente è approfondito il tema dei rischi connessi a una transizione sostenibile. Viene inoltre approfondito il tema della sostenibile sotto l’ottica di uno strumento di pianificazione strategica, a riguardo viene illustrato il ruolo di alcuni strumenti quali il target setting, il risk clearing, degli indicatori di performance, del green asset ratio nelle sue due diverse forme, il Gar regolamentare e quello gestionale, e il suo ruolo nel settore bancario.
Nel quarto capitolo viene illustrato il rapporto tra innovazione e sostenibilità. In particolare, si analizza il rapporto tra sostenibilità e competitività osservando il ruolo chiave dell’innovazione.
L’innovazione nella prospettiva della transizione digitale è analizzata in modo circoscritto alle imprese italiane, l’obbiettivo è quello di fornire un quadro generale sui progressi registrati e sugli aspetti in cui è necessario concentrare ulteriormente gli sforzi.
Inoltre, vengono illustrati i limiti e i problemi del rating ESG.
Attraverso una prospettiva critica vengono evidenziate le difficoltà e le problematiche relative le catene globali del valore, viene illustrata una ampia riflessione sulla proposta di direttiva CSDDD che è destinata, se approvata, a impattare in modo significativo proprio sulle catene globali del valore.
Infine, si riflette sulla necessità di conciliare la realpolitik con i valori ambientali e sociali europei allo scopo di evitare che accordi commerciali basati su tali valori possano essere, paradossalmente, controproducenti al perseguimento dei valori medesimi. Si suggerisce un approccio equilibrato e consapevole alle questioni di corporate governance, sostenibilità e innovazione. Un simile approccio risulta essenziale per guidare il futuro delle imprese in un contesto globale sempre più interconnesso.
Nel secondo capitolo della tesi viene illustrata l’affermazione della sensibilità ambientale, la nascita dei criteri ESG, ovvero Environmental, Social and Governance (Ambientale, Sociale e Governance). Vengono inoltre illustrati alcuni concetti generali in particolari Carbon Neutrality, Net Zero, il concetto di neutralità climatica, i principi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e il concetto di economia circolare. Viene affrontato in primo luogo il tema della legittimazione internazionale dei criteri ESG e in secondo luogo si ripercorrono le tappe fondamentali della legislazione europea che rappresentano anche gli obbiettivi europei quali il Green deal europeo, la Tassonomia, gli interventi in ambito di economia circolare e trasparenza finanziaria, la nuova direttiva sugli standard di rendicontazione e la proposta di direttiva Corporate Sustainability Due Diligence. Questa parte si sofferma poi sulla differenza tra finanza sostenibile e investimenti ESG, sul rating ESG e i regolamenti dell’Unione Europea in materia; è trattato il tema dell’interesse della finanza ai criteri ESG e la nascita di diverse tipologie di investimento sostenibile.
Nel terzo capitolo è spiegato il greenwashing, vengono indicate le ragioni per le quali il fenomeno rappresenta un problema, come riconoscere condotte che integrano greenwashing, le modalità di contrasto al greenwashing e in particolare il ruolo dei dati e delle certificazioni richieste dalle normative europee e i relativi strumenti sanzionatori.
Successivamente è approfondito il tema dei rischi connessi a una transizione sostenibile. Viene inoltre approfondito il tema della sostenibile sotto l’ottica di uno strumento di pianificazione strategica, a riguardo viene illustrato il ruolo di alcuni strumenti quali il target setting, il risk clearing, degli indicatori di performance, del green asset ratio nelle sue due diverse forme, il Gar regolamentare e quello gestionale, e il suo ruolo nel settore bancario.
Nel quarto capitolo viene illustrato il rapporto tra innovazione e sostenibilità. In particolare, si analizza il rapporto tra sostenibilità e competitività osservando il ruolo chiave dell’innovazione.
L’innovazione nella prospettiva della transizione digitale è analizzata in modo circoscritto alle imprese italiane, l’obbiettivo è quello di fornire un quadro generale sui progressi registrati e sugli aspetti in cui è necessario concentrare ulteriormente gli sforzi.
Inoltre, vengono illustrati i limiti e i problemi del rating ESG.
Attraverso una prospettiva critica vengono evidenziate le difficoltà e le problematiche relative le catene globali del valore, viene illustrata una ampia riflessione sulla proposta di direttiva CSDDD che è destinata, se approvata, a impattare in modo significativo proprio sulle catene globali del valore.
Infine, si riflette sulla necessità di conciliare la realpolitik con i valori ambientali e sociali europei allo scopo di evitare che accordi commerciali basati su tali valori possano essere, paradossalmente, controproducenti al perseguimento dei valori medesimi. Si suggerisce un approccio equilibrato e consapevole alle questioni di corporate governance, sostenibilità e innovazione. Un simile approccio risulta essenziale per guidare il futuro delle imprese in un contesto globale sempre più interconnesso.
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