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Thesis etd-12052016-121242


Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
QUARTA, FRANCESCA
email address
francescaquart@gmail.com
URN
etd-12052016-121242
Thesis title
Il ruolo delle sinergie motorie nella percezione dei movimenti di prensione della mano. Analisi di dati di risonanza magnetica funzionale.
Department
BIOLOGIA
Course of study
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Supervisors
relatore Ricciardi, Emiliano
correlatore Prof.ssa Scuri, Rossana
correlatore Prof. Caleo, Matteo
Keywords
  • osservazione delle azioni
  • risonanza magnetica funzionale
  • sinergie
Graduation session start date
13/02/2017
Availability
Full
Summary
Il controllo del movimento della mano è uno degli argomenti più indagati dalla ricerca neuroscientifica.
Uno dei modelli ipotizzati per spiegare il controllo accurato di un numero molto ampio di effettori (muscoli e articolazioni della mano) prevede il loro raggruppamento in un numero ridotto di moduli funzionali denominati sinergie, corrispondenti a primitive motorie ben individuabili (ad esempio l’opposizione del pollice).
L’esistenza delle sinergie è stata confermata da osservazioni comportamentali e i loro correlati funzionali sono stati individuati nell’attività cerebrale associata all’esecuzione di movimenti complessi nell’animale e nell’uomo.
In questa tesi l’attività cerebrale esistente durante la percezione di movimenti di prensione è stata studiata tramite la risonanza magnetica funzionale (fMRI). I pattern di attività cerebrale relativi all’osservazione di gesti sono stati predetti mediante tecniche di analisi multivariata, sulla base di un numero ridotto di sinergie posturali.
Le regioni in cui è stato possibile predire l’attività fMRI corrispondono a quelle che rappresentano gli atti motori percepiti tramite sinergie, analogamente a quanto si verifica durante la messa in atto dei medesimi movimenti.
Per l’acquisizione dei dati è stato utilizzato lo scanner MRI della Fondazione G. Monasterio (Massa) e l’analisi dei dati è stata svolta presso il laboratorio di Biochimica Clinica dell’Università di Pisa.
File